24 Maggio, una tra le più calde e assolate giornate che questo 2009 ci ha per ora regalato.
Parto da Roma in compagnia di un gruppo di autoctoni estremamente simpatici che per l'occasione mi hanno pure invitato ad una ricca mangiata post-trail. Sembra che gli ingredienti giusti ci siano tutti (bella compagnia, un trail e un grandioso terzo tempo) ma non sono ancora molto convinto di uscirne completamente soddisfatto dato che a questo angolo di Italia, Roma, associo quasi automaticamente asfalto, caos, turisti. Ed invece mi sono sbagliato.
Del resto se questo trail-competitivo è giunto alla sua 18esima edizione ci sarà un motivo ed essendo anche io un organizzatore di una manifestazione che affonda le sue radici in diversi anni di storia avrei dovuto intuire da subito che le motivazioni erano da ricercare nel percorso.
Infatti è stata una sorpresa estremamente gradita vedere alla partenza della corsa volti noti, persone incontrate in altri trail o al DPAP, che mi parlavano del percorso descrivendolo come un allenamento molto tecnico in vista dell'UTMB.
Ero ancora un po' scettico lo ammetto ma la curiosità adesso cominciava a ritagliarsi un grande spazio.
Resto così, immerso ancora nei miei pensieri sulle aspettative di questa corsa, quando vengo riportato alla realtà dallo start. Circa 300 persone (tra competitiva e non-competitiva) hanno superato la porta del paese di Vicovaro per affrontare, dopo neanche un km, una salita che non mollava mai. Il caldo ed il sole poi non aiutavano certamente la scalata ma il paesaggio, inizialmente incerto e nascosto dalla vegetazione, si delineava lentamente fino a lasciarti meravigliato in un piccolo pezzo di scollino dove ho potuto vedere che Roma, con il suo bitume e la sua confusione, era estremamente lontana ed eterea mentre a farmi da cornice c'erano monti e fitta vegetazione.
Il percorso si è mostrato molto interessante e vario, con tratti in single track e percorribili mulattiere su un susseguirsi di "mangia e bevi". Anche la natura si è dimostrata estremamente variegata con spazi completamente assolati seguiti da fitto bosco, un guado molto simpatico, immensi pratoni e una discesa su sassi abbastanza impegnativa.
I ristori sono stati perfettamente distribuiti lungo un percorso ben segnato e, seppur poveri di alimenti solidi, hanno svolto egregiamente il loro lavoro con sali minerali, acqua e thè in abbondanza. Del resto la corsa era di quasi 22 km quindi non era poi così necessario disporre di alimenti solidi.
L'allegria e la caciara tipicamente laziali oltre al rispetto per la natura con i volontari sempre pronti a raccogliere ogni bicchiere lasciato hanno poi fatto da collante ad una manifestazione molto bella e che avevo sottovalutato all'inizio.
Sinceramente non ho trovato critiche da fare all'organizzazione ma, se avrò l'opportunità di rifare nei prossimi anni questa corsa, mi dovrò ricordare di portare la crema solare "protezione 50" o sperare che anticipino la partenza perchè le 9.30 per un evento che si sviluppa in un arco compreso tra i 300 e i 900 mt s.l.m. è un'ora veramente infelice. Quanto caldo certo, ma non posso che sottolineare anche quanto sia stato divertente!
lunedì 25 maggio 2009
domenica 17 maggio 2009
Monte Altissimo - Apuane
Itinerario lungo:
Pasquilio (Foce del Campaccio; 827 m) - versante NO del Monte Carchio – q. 933 m – Passo Focoraccia (1059 m) – Passo della Greppia (1200 m) - q. 1407 m – Passo degli Uncini (1380 m c.) – q. 1456 m - Cresta degli Uncini (cresta O del M. Altissimo) – Monte Altissimo (1589 m) - discesa per cresta SE – Passo del Vaso Tondo (1450 m c.) – Cave Orientali dell’Altissimo o Cave Fondone – strada marmifera – Le Gobbie (1037 m).
Dislivello 900 m, ore di cammino 7, difficoltà EE.
questo è quello che prevedeva la ricetta fornita dal Gruppo Escursionistico per il week end del 17 Maggio.
Ho guardato attentamente questo itinerario per un paio di giorni e poi mi son detto: ma chi se ne frega di andare a correre, questi vanno sulle Apuane, MI UNISCO A LORO!!!!
e così, per un week end niente corse.
La gita era tutta organizzata con autobus della CAP sgangherato, 31 persone a bordo e una giornata che si presentava ASSOLATA.
E così, coinvolgendo anche l'amico Riccardo Metti dell'ARPAT, ci siamo uniti a questa spedizione per affrontare un percorso che in 9 km e spiccioli ci ha fatto attraversare la cresta del Monte Altissimo facendo quasi 1000 mt di dislivello positivo.
In Apuane c'ero stato soltanto in un'altra occasione in tutta la mia vita (la skyrace delle Apuane) ma MAI ero andato lassù per camminare e non vi immaginate quante volte mi son ripromesso di andarci: e avevo ragione!
Panorami dolomitici, su roccia calcarea e vista sul Mare Tirreno: STUPENDO.
se poi ci si unisce anche qualche bel pezzo in cui era necessario salire per forza utilizzando le mani e pezzi in cui passavi su strapiombi attaccato a corde o tiranti di ferro direi che le condizioni per divertirsi c'erano tutte.
Intendiamoci, è un percorso facile considerando che siamo in Apuane, ma ha comunque il suo perchè ^_^
la compagnia è stata ottima, tante foto, velocità sostenuta ma comunque perfettamente sostenibile mi hanno permesso di divertirmi e recuperare le forze in vista di qualche impegno ben più gravoso.
Ho fatto pure una figuraccia all'alba quando sono arrivato al punto di partenza. lì ho trovato alcune persone già pronte a partire che appena mi hanno visto (sapevano che ero del gruppo podistico del CAI) mi hanno detto: è la prima volta ti si vede a qualche gita dei camminatori.
ed io completamente assonnato ho risposto senza pensarci troppo:
eh si, sta settimana avevo bisogno di fare qualcosa per recuperare un po' di energie, qualcosa di tranquillo e rilassante.
Mannaggia a me, appena l'ho detto mi hanno guardato tutti come dire:
rilassante? ma se per noi questa uscita è considerabile faticosa!!!!
CHE FAVA CHE SONO =_=
comunque alla fine è andata bene. Ho conosciuto persone veramente carine e ho avuto modo di conoscere un capellino di più la Serena e la su mamma (che tipo).
mi raccomando, andate a vedervi le foto
Pasquilio (Foce del Campaccio; 827 m) - versante NO del Monte Carchio – q. 933 m – Passo Focoraccia (1059 m) – Passo della Greppia (1200 m) - q. 1407 m – Passo degli Uncini (1380 m c.) – q. 1456 m - Cresta degli Uncini (cresta O del M. Altissimo) – Monte Altissimo (1589 m) - discesa per cresta SE – Passo del Vaso Tondo (1450 m c.) – Cave Orientali dell’Altissimo o Cave Fondone – strada marmifera – Le Gobbie (1037 m).
Dislivello 900 m, ore di cammino 7, difficoltà EE.
questo è quello che prevedeva la ricetta fornita dal Gruppo Escursionistico per il week end del 17 Maggio.
Ho guardato attentamente questo itinerario per un paio di giorni e poi mi son detto: ma chi se ne frega di andare a correre, questi vanno sulle Apuane, MI UNISCO A LORO!!!!
e così, per un week end niente corse.
La gita era tutta organizzata con autobus della CAP sgangherato, 31 persone a bordo e una giornata che si presentava ASSOLATA.
E così, coinvolgendo anche l'amico Riccardo Metti dell'ARPAT, ci siamo uniti a questa spedizione per affrontare un percorso che in 9 km e spiccioli ci ha fatto attraversare la cresta del Monte Altissimo facendo quasi 1000 mt di dislivello positivo.
In Apuane c'ero stato soltanto in un'altra occasione in tutta la mia vita (la skyrace delle Apuane) ma MAI ero andato lassù per camminare e non vi immaginate quante volte mi son ripromesso di andarci: e avevo ragione!
Panorami dolomitici, su roccia calcarea e vista sul Mare Tirreno: STUPENDO.
se poi ci si unisce anche qualche bel pezzo in cui era necessario salire per forza utilizzando le mani e pezzi in cui passavi su strapiombi attaccato a corde o tiranti di ferro direi che le condizioni per divertirsi c'erano tutte.
Intendiamoci, è un percorso facile considerando che siamo in Apuane, ma ha comunque il suo perchè ^_^
la compagnia è stata ottima, tante foto, velocità sostenuta ma comunque perfettamente sostenibile mi hanno permesso di divertirmi e recuperare le forze in vista di qualche impegno ben più gravoso.
Ho fatto pure una figuraccia all'alba quando sono arrivato al punto di partenza. lì ho trovato alcune persone già pronte a partire che appena mi hanno visto (sapevano che ero del gruppo podistico del CAI) mi hanno detto: è la prima volta ti si vede a qualche gita dei camminatori.
ed io completamente assonnato ho risposto senza pensarci troppo:
eh si, sta settimana avevo bisogno di fare qualcosa per recuperare un po' di energie, qualcosa di tranquillo e rilassante.
Mannaggia a me, appena l'ho detto mi hanno guardato tutti come dire:
rilassante? ma se per noi questa uscita è considerabile faticosa!!!!
CHE FAVA CHE SONO =_=
comunque alla fine è andata bene. Ho conosciuto persone veramente carine e ho avuto modo di conoscere un capellino di più la Serena e la su mamma (che tipo).
mi raccomando, andate a vedervi le foto
lunedì 11 maggio 2009
DA PIAZZA A PIAZZA - 2009
e finalmente sono qui a scrivere della MIA MANIFESTAZIONE. La considero mia perchè a questa sono legati ricordi, momenti belli (bellissimi) e anche momenti brutti (bruttissimi). Ma qualsiasi siano queste sensazioni non possono che essere delle emozioni e per questo meritano di essere vissute.
ovviamente nell'organizzazione di un evento che copre sentieri per 75 km e quasi 4000 mt di dislivello in due giorni non potrei sicuramente essere da solo. Anzi si può dire che io sono subentrato da poco (2006), dal momento in cui l'ho conosciuta: ED E' STATO AMORE A PRIMA VISTA!!!!
per questo i ringraziamenti vanno prima di tutto al gruppo Podistico del CAI che si è profuso per rendere questa 25ESIMA EDIZIONE un capolavoro e poi a tutte le persone che ci hanno aiutato coprendo ristori e logistica. E posso dirlo a tono alto: è stata una grandissima manifestazione!
500 persone a giro per i boschi sono numeri che devono far riflettere e di questi, forse mi farò un po' troppo vanto e permettetemelo per favore, ma in parte è stato merito mio che ho cercato di mettere a disposizione del Gruppo quel poco di P.R. di cui sono capace (se non era per il mio AMICO Michelini comunque mi sa che avrei perso uno strumento che poi si è dimostrato importantissimo --> grazie Marco).
il Meteo poi ha fatto il resto dato che la mattina della partenza, visto il sole stupendo, ci son state ben 120 iscrizioni O_o
l'anno prossimo però farò di tutto per evitare che si arrivi all'ultimo giorno sono sincero e cercherò di fissare una data ultima per le iscrizioni!!!! sempre che il CAI me lo conceda naturalmente ^_^
Quest'anno è stato anche l'anno delle novità sul percorso: il secondo giorno ha riguadagnato il vecchio itinerario attraversando lo "00". Per questo motivo mi son beccato un bel po' di accidenti perchè ho aumentato la difficoltà ma alla fin fine ne guadagna tremendamente l'occhio togliendosi quei fastidiosi km di asfato che nelle ultime edizioni avevano preso il sopravvento.
Ristori splendidi, abbronzatura assicurata da quanto era limpido il cielo, buonissima segnaletica (tanto qualcuno si perde sempre anche se gli metti una freccia luminosa ogni 2 metri =_= ), un percorso incantevole con una ulteriore deviazione per giungere ai piedi del monumento ai caduti della battaglia storica che vide più di 300 vittime durante la seconda guerra mondiale... e alla premiazione una folla di persone contente e eccitate per aver finito questa vera e propria avventura.
io non posso che essere contento. Sfortunatamente una "macchia" in questa settimana mi ha un po' limato la felicità di presentare in sala consiliare i partecipanti al DPAP ed iscritti al Gruppo FaceBook (37 persone CHE GRANDIIIIIIIIIIIIII) ma ormai quella macchia è stata lavata quindi NON PROBLEM.
Quanti complimenti ho ricevuto, quante persone mi conoscono lungo il percorso, quanti amici sono venuti da varie parti di Italia... UNA FESTA NELLA FESTA che vi assicuro mi ha regalato anche qualche lacrima di gioia durante i vari giorni!!!
per quanto riguarda la mia Da Piazza a Piazza 2009, il mio percorso, NIENTE CORSA ma ho avuto il piacere di trascorrere due giorni insieme all'Elisabetta Caporali. Una donna veramente in gamba che oltre ad essere un'ottima podista (seconda all'Elba trail 2009) sa anche godersi una bella camminata in montagna. Infatti il primo giorno siamo andati tranquilli tranquilli percorrendo alcuni punti a corsetta blanda e altri a cammino mentre il secondo ce la siamo goduta tutta a cammino.
Ammetto che ad un certo punto l'ho vista veramente in crisi a causa dei piedi martoriati e la Calvana le ha dato molto respiro perchè si è potuta togliere le scarpe e camminare a piedi scalzi su quei bellissimi prati. Che stupenda immagine mi ha trasmesso!!!!
Certamente una amicizia da coltivare. Spontanea non c'è che dire!!!
Altra grandissima soddisfazione mi è stata data dalle persone che ho incontrato lungo il sentiero e nel vedere, alla fine della due giorni, i volti sorridenti seppur provati, dei miei amici di allenamento invernale. Un ristretto gruppo di amici con cui si fissava le uscite su facebook e che son convinto per la prossima edizione saranno ancora più numerose.
Ragazzi posso solo dire che per me il DPAP resta una delle tre più belle manifestazioni che esistono e POSSONO DIRE QUELLO CHE VOGLIONO GLI ALPINI MA QUANDO VENGONO A FARE QUESTA PASSEGGIATA IN APPENNINO SI RICREDONO SUBITO SULLA DIFFICOLTA' DEL PERCORSO E SE NE INNAMORANO!!!!!
^_______^
son contentissimo
ovviamente nell'organizzazione di un evento che copre sentieri per 75 km e quasi 4000 mt di dislivello in due giorni non potrei sicuramente essere da solo. Anzi si può dire che io sono subentrato da poco (2006), dal momento in cui l'ho conosciuta: ED E' STATO AMORE A PRIMA VISTA!!!!
per questo i ringraziamenti vanno prima di tutto al gruppo Podistico del CAI che si è profuso per rendere questa 25ESIMA EDIZIONE un capolavoro e poi a tutte le persone che ci hanno aiutato coprendo ristori e logistica. E posso dirlo a tono alto: è stata una grandissima manifestazione!
500 persone a giro per i boschi sono numeri che devono far riflettere e di questi, forse mi farò un po' troppo vanto e permettetemelo per favore, ma in parte è stato merito mio che ho cercato di mettere a disposizione del Gruppo quel poco di P.R. di cui sono capace (se non era per il mio AMICO Michelini comunque mi sa che avrei perso uno strumento che poi si è dimostrato importantissimo --> grazie Marco).
il Meteo poi ha fatto il resto dato che la mattina della partenza, visto il sole stupendo, ci son state ben 120 iscrizioni O_o
l'anno prossimo però farò di tutto per evitare che si arrivi all'ultimo giorno sono sincero e cercherò di fissare una data ultima per le iscrizioni!!!! sempre che il CAI me lo conceda naturalmente ^_^
Quest'anno è stato anche l'anno delle novità sul percorso: il secondo giorno ha riguadagnato il vecchio itinerario attraversando lo "00". Per questo motivo mi son beccato un bel po' di accidenti perchè ho aumentato la difficoltà ma alla fin fine ne guadagna tremendamente l'occhio togliendosi quei fastidiosi km di asfato che nelle ultime edizioni avevano preso il sopravvento.
Ristori splendidi, abbronzatura assicurata da quanto era limpido il cielo, buonissima segnaletica (tanto qualcuno si perde sempre anche se gli metti una freccia luminosa ogni 2 metri =_= ), un percorso incantevole con una ulteriore deviazione per giungere ai piedi del monumento ai caduti della battaglia storica che vide più di 300 vittime durante la seconda guerra mondiale... e alla premiazione una folla di persone contente e eccitate per aver finito questa vera e propria avventura.
io non posso che essere contento. Sfortunatamente una "macchia" in questa settimana mi ha un po' limato la felicità di presentare in sala consiliare i partecipanti al DPAP ed iscritti al Gruppo FaceBook (37 persone CHE GRANDIIIIIIIIIIIIII) ma ormai quella macchia è stata lavata quindi NON PROBLEM.
Quanti complimenti ho ricevuto, quante persone mi conoscono lungo il percorso, quanti amici sono venuti da varie parti di Italia... UNA FESTA NELLA FESTA che vi assicuro mi ha regalato anche qualche lacrima di gioia durante i vari giorni!!!
per quanto riguarda la mia Da Piazza a Piazza 2009, il mio percorso, NIENTE CORSA ma ho avuto il piacere di trascorrere due giorni insieme all'Elisabetta Caporali. Una donna veramente in gamba che oltre ad essere un'ottima podista (seconda all'Elba trail 2009) sa anche godersi una bella camminata in montagna. Infatti il primo giorno siamo andati tranquilli tranquilli percorrendo alcuni punti a corsetta blanda e altri a cammino mentre il secondo ce la siamo goduta tutta a cammino.
Ammetto che ad un certo punto l'ho vista veramente in crisi a causa dei piedi martoriati e la Calvana le ha dato molto respiro perchè si è potuta togliere le scarpe e camminare a piedi scalzi su quei bellissimi prati. Che stupenda immagine mi ha trasmesso!!!!
Certamente una amicizia da coltivare. Spontanea non c'è che dire!!!
Altra grandissima soddisfazione mi è stata data dalle persone che ho incontrato lungo il sentiero e nel vedere, alla fine della due giorni, i volti sorridenti seppur provati, dei miei amici di allenamento invernale. Un ristretto gruppo di amici con cui si fissava le uscite su facebook e che son convinto per la prossima edizione saranno ancora più numerose.
Ragazzi posso solo dire che per me il DPAP resta una delle tre più belle manifestazioni che esistono e POSSONO DIRE QUELLO CHE VOGLIONO GLI ALPINI MA QUANDO VENGONO A FARE QUESTA PASSEGGIATA IN APPENNINO SI RICREDONO SUBITO SULLA DIFFICOLTA' DEL PERCORSO E SE NE INNAMORANO!!!!!
^_______^
son contentissimo
domenica 3 maggio 2009
The Abbots Way 2009
eccomi finalmente a raccontare questa esperienza che per me è stata veramente indimenticabile.
Non tanto per il secondo posto come Twin Team (e relativa premiazione) ma per il fatto che ho visitato locations vicine alla mia terra ma così belle e suggestive da lasciarci di sasso.
Partiamo dai tre punti tappa:
-PONTREMOLI. Un paese che è una chicca con il suo castello che svetta sulla città e il borghetto carino e romantico (per non dimenicare il ponte che è secondo solo all'arrivo dell'ultima tappa)
-BARDI. Non ha certo bisogno di presentazioni, Una fortezza che domina sulla vallata a difesa del nucleo cittadino che si è formato alle sue spalle. Qui gli occhi si perdono negli spazi sconfinati della vallata
-BOBBIO. Deve sicuramente la sua fortuna alla sua vicinanza con il fiume "Trebbia" (mi pare si chiami così) con le sue acqua blu da cartolina... e quel ponte dell'arrivo che lascia senza fiato.
con dei punti tappa così come fai a non essere già contento? ma non era sufficiente. Qualche PAZZO (Elio & C.) ha deciso di farci rivivere un pezzo di storia (con qualche variante) del percorso fatto dagli Abati che "pellegrinavano" lungo questo tragitto.
Posti incantevoli, acqua ovunque, cascate e guadi oltre a punti panoramici tipici da alto appennino ci hanno accompagnato in questa due giorni di pura goduria.
In molti punti ho assaporato il piacere della corsa nel mio tanto caro appennino con i suoi pro e i suoi contro. Perchè l'appennino è sicuramente più "urbanizzato" delle Alpi e questo da una parte porta a trovarsi spesso paesini con le necessarie vie di comunicazione che hanno portato con se tanto asfalto (n.d.r. troppo) ma dall'altro ti mostrano scene di vita paesana ben più netta e splendida delle tanto care e incontaminate dolomiti o alpi. Un contrasto forte ma altresì unico!!!
Il dislivello c'era e come e si è fatto sentire in più di un'occasione. Il percorso poi è stato una favola e devo confessare che mi è piaciuto molto di più utilizzare la formula del twin team piuttosto che la formula piena. Non tanto per la differenza di fatica accumolata quanto per la possibilità, nel mentre ti muovi per "accudire" il compagno, di vedere posti, borghettini e paesini che altrimenti non vedresti.
Credo proprio che l'anno prossimo, se avrò la possibilità di partecipare, rifarò la stessa formula invertendo i tratti fatti in modo tale da fare le tappe che mi mancano e soprattutto godermi i paesaggi e i paesi di contorno che non ho potuto fare quest'anno.
L'organizzazione oserei dire che è stata fantastica, non tanto perchè fosse eccelsa rispetto a tanti altri trail ma perchè riuscire a mettere insieme tanta gente di servizio, di comuni, province e regioni diverse è un bel casino di sicuro. Ai ristori comunque non mancava assolutamente niente.
ho comunque visto anche personaggi estremamente strani di cui uno la faceva da padrone: un tizio vestito con la giacchetta dell'Eni e LO ZAINETTO DELL'INVICTA CON LA SCRITTA BERLONI DIETRO (senza parlare del bastoncini che gli uscivano dalla schiena)
a lui non gli avevamo dato una lira ed invece HA FINITO TUTTI E DUE I GIORNI!!!!
belli anche gli arrivi con uno speaker da paura e una bella accoglienza sia a Bardi che a Bobbio.
Gli organizzatori poi sono stati molto gentili.
Nota di merito particolare ai massaggiatori alla fine della prima giornata: HANNO RIMESSO A NUOVO VERAMENTE TANTA GENTE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
ma veniamo alla gara vera e propria:
partiamo subito dal compagno, il mio Amico Marco. Molto titubante all'inizio, sfiaccato e demoralizzato alla fine del primo giorno ma ESULTANTE E COMPLETAMENTE SODDISFATTO alla fine del secondo giorno.
se solo Marchino avesse un po' più di controllo sarebbe veramente una potenza ma ancora deve imparare a dosarsi per evitare poi crolli psicologici e fisiologici: TUTTO A SUO TEMPO PERO' ^_^
La prima tappa del primo giorno l'ho fatta io: sulla carta sembrava la più dura anche perchè nel primo giorno era quella con maggior dislivello ma alla fin fine si è dimostrata piena di tanto asfalto e poca montagna ma con degli scorci di tutto rispetto sia chiaro. A Marco invece è toccata la tappa più "sporca" con fango e montagna... mannaggia quanto ho rosicato!!!!
Alla fine della prima giornata Marco è arrivato cammianando e demoralizzato... MA E' ARRIVATO e questo la dice lunga sulla tempra del mio collega!!!!
poi un bel massaggio, un ristoro, una doccia e una cena hanno rimesso a posto il giovine che, vedendo il nostro distacco dalla coppia che ci precedeva di soli 11 min ha tirato fuori tutto se stesso e si è presentato alla partenza con le migliori intenzioni.
La seconda giornata infatti si è dimostrata favorevolissima alla nostra coppia perchè la prima tappa era praticamente costellata di tantissimo asfalto e poco dislivello quindi Marco non solo ha controllato il distacco dal Twin Teamer che ci precedeva ma gli ha rosicato addirittura 7 minuti: UN GRANDISSIMO.
Il resto è stata una passeggiata nel senso che l'ultima tappa vedeva punti di asfalto certo ma anche discese tecniche e salite da bastocini: tradotto come poteva mai superarmi il twin teamer dell'altra coppia visto che toccavano a me quei tratti? alla fine infatti non solo gli ho rosicato gli altri 4 min che ci mancavano ma ho strarecuperato. Marco però, con il suo recupero è stato fondamentale per incitarmi a fare del mio meglio!
E poi i panorami e i pezzi nel bosco hanno dato il tocco e la pennellata a questa nostra rincorsa. Che bello, mi sentivo quasi a casa nella traversata di tutti gli stupendi boschi e castagni che mi si paravano davanti.
alla fine sono arrivato al traguardo correndo talmente forte che Marco non ha avuto il tempo di piazzarsi per farmi la foto all'arrivo. Che peccato credetemi!!!
MA ADESSO, A MENTE FREDDA, POSSO DIRE UN'ULTIMA COSA... QUELLO CHE CONTA E' CHE IO E MARCO CI SI SIA DIVERTITI TANTO E SI SIA PASSATO UN GRAN BEL WEEK END DI SPORT E AMICIZIA. Veramente bello!!!
Un grazie all'Abbots certo e a tutti quelli che ho incontrato ma prima di tutto un grazie a Marco per essere stato lì con me!!!
se volete gustarvi il tracciato di questi 125 km e 6000 mt di dislivello non dovete far altro che dotarvi di Google Earth e scaricarvi il percorso che abbiamo fatto
Non tanto per il secondo posto come Twin Team (e relativa premiazione) ma per il fatto che ho visitato locations vicine alla mia terra ma così belle e suggestive da lasciarci di sasso.
Partiamo dai tre punti tappa:
-PONTREMOLI. Un paese che è una chicca con il suo castello che svetta sulla città e il borghetto carino e romantico (per non dimenicare il ponte che è secondo solo all'arrivo dell'ultima tappa)
-BARDI. Non ha certo bisogno di presentazioni, Una fortezza che domina sulla vallata a difesa del nucleo cittadino che si è formato alle sue spalle. Qui gli occhi si perdono negli spazi sconfinati della vallata
-BOBBIO. Deve sicuramente la sua fortuna alla sua vicinanza con il fiume "Trebbia" (mi pare si chiami così) con le sue acqua blu da cartolina... e quel ponte dell'arrivo che lascia senza fiato.
con dei punti tappa così come fai a non essere già contento? ma non era sufficiente. Qualche PAZZO (Elio & C.) ha deciso di farci rivivere un pezzo di storia (con qualche variante) del percorso fatto dagli Abati che "pellegrinavano" lungo questo tragitto.
Posti incantevoli, acqua ovunque, cascate e guadi oltre a punti panoramici tipici da alto appennino ci hanno accompagnato in questa due giorni di pura goduria.
In molti punti ho assaporato il piacere della corsa nel mio tanto caro appennino con i suoi pro e i suoi contro. Perchè l'appennino è sicuramente più "urbanizzato" delle Alpi e questo da una parte porta a trovarsi spesso paesini con le necessarie vie di comunicazione che hanno portato con se tanto asfalto (n.d.r. troppo) ma dall'altro ti mostrano scene di vita paesana ben più netta e splendida delle tanto care e incontaminate dolomiti o alpi. Un contrasto forte ma altresì unico!!!
Il dislivello c'era e come e si è fatto sentire in più di un'occasione. Il percorso poi è stato una favola e devo confessare che mi è piaciuto molto di più utilizzare la formula del twin team piuttosto che la formula piena. Non tanto per la differenza di fatica accumolata quanto per la possibilità, nel mentre ti muovi per "accudire" il compagno, di vedere posti, borghettini e paesini che altrimenti non vedresti.
Credo proprio che l'anno prossimo, se avrò la possibilità di partecipare, rifarò la stessa formula invertendo i tratti fatti in modo tale da fare le tappe che mi mancano e soprattutto godermi i paesaggi e i paesi di contorno che non ho potuto fare quest'anno.
L'organizzazione oserei dire che è stata fantastica, non tanto perchè fosse eccelsa rispetto a tanti altri trail ma perchè riuscire a mettere insieme tanta gente di servizio, di comuni, province e regioni diverse è un bel casino di sicuro. Ai ristori comunque non mancava assolutamente niente.
ho comunque visto anche personaggi estremamente strani di cui uno la faceva da padrone: un tizio vestito con la giacchetta dell'Eni e LO ZAINETTO DELL'INVICTA CON LA SCRITTA BERLONI DIETRO (senza parlare del bastoncini che gli uscivano dalla schiena)
a lui non gli avevamo dato una lira ed invece HA FINITO TUTTI E DUE I GIORNI!!!!
belli anche gli arrivi con uno speaker da paura e una bella accoglienza sia a Bardi che a Bobbio.
Gli organizzatori poi sono stati molto gentili.
Nota di merito particolare ai massaggiatori alla fine della prima giornata: HANNO RIMESSO A NUOVO VERAMENTE TANTA GENTE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
ma veniamo alla gara vera e propria:
partiamo subito dal compagno, il mio Amico Marco. Molto titubante all'inizio, sfiaccato e demoralizzato alla fine del primo giorno ma ESULTANTE E COMPLETAMENTE SODDISFATTO alla fine del secondo giorno.
se solo Marchino avesse un po' più di controllo sarebbe veramente una potenza ma ancora deve imparare a dosarsi per evitare poi crolli psicologici e fisiologici: TUTTO A SUO TEMPO PERO' ^_^
La prima tappa del primo giorno l'ho fatta io: sulla carta sembrava la più dura anche perchè nel primo giorno era quella con maggior dislivello ma alla fin fine si è dimostrata piena di tanto asfalto e poca montagna ma con degli scorci di tutto rispetto sia chiaro. A Marco invece è toccata la tappa più "sporca" con fango e montagna... mannaggia quanto ho rosicato!!!!
Alla fine della prima giornata Marco è arrivato cammianando e demoralizzato... MA E' ARRIVATO e questo la dice lunga sulla tempra del mio collega!!!!
poi un bel massaggio, un ristoro, una doccia e una cena hanno rimesso a posto il giovine che, vedendo il nostro distacco dalla coppia che ci precedeva di soli 11 min ha tirato fuori tutto se stesso e si è presentato alla partenza con le migliori intenzioni.
La seconda giornata infatti si è dimostrata favorevolissima alla nostra coppia perchè la prima tappa era praticamente costellata di tantissimo asfalto e poco dislivello quindi Marco non solo ha controllato il distacco dal Twin Teamer che ci precedeva ma gli ha rosicato addirittura 7 minuti: UN GRANDISSIMO.
Il resto è stata una passeggiata nel senso che l'ultima tappa vedeva punti di asfalto certo ma anche discese tecniche e salite da bastocini: tradotto come poteva mai superarmi il twin teamer dell'altra coppia visto che toccavano a me quei tratti? alla fine infatti non solo gli ho rosicato gli altri 4 min che ci mancavano ma ho strarecuperato. Marco però, con il suo recupero è stato fondamentale per incitarmi a fare del mio meglio!
E poi i panorami e i pezzi nel bosco hanno dato il tocco e la pennellata a questa nostra rincorsa. Che bello, mi sentivo quasi a casa nella traversata di tutti gli stupendi boschi e castagni che mi si paravano davanti.
alla fine sono arrivato al traguardo correndo talmente forte che Marco non ha avuto il tempo di piazzarsi per farmi la foto all'arrivo. Che peccato credetemi!!!
MA ADESSO, A MENTE FREDDA, POSSO DIRE UN'ULTIMA COSA... QUELLO CHE CONTA E' CHE IO E MARCO CI SI SIA DIVERTITI TANTO E SI SIA PASSATO UN GRAN BEL WEEK END DI SPORT E AMICIZIA. Veramente bello!!!
Un grazie all'Abbots certo e a tutti quelli che ho incontrato ma prima di tutto un grazie a Marco per essere stato lì con me!!!
se volete gustarvi il tracciato di questi 125 km e 6000 mt di dislivello non dovete far altro che dotarvi di Google Earth e scaricarvi il percorso che abbiamo fatto
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