domenica 30 marzo 2008

Un po' n' poggio

Bella, bella e ancora bella. Non ho altre parole per definire quella che a mio giudizio rappresenta la più bella corsa che ho fatto nella nostra zona.

Qualche km di asfalto e tantissimi km di sterrato hanno animato questa avventura che ci ha portato in alcuni degli ambienti più suggestivi della valle del Bisenzio. Non me ne vogliano gli amici lucchesi ma secondo me questa corsa è superiore anche a Porcari anche se i ristori non possono essere neanche paragonabili.

E parliamo subito dei ristori: ben curati e pieni dell'essenziale (frutta, acqua, zuccheri e the) ed anche del superfluo che non fa certo male a chi, contrariamente al sottoscritto, ha deciso di passeggiare con tranquillità. Al ristoro del 15esimo mi sono trovato davanti ad una scelta difficile infatti: continuare a correre alimentandosi dello stretto necessario o fermarsi a mangiare un bel toast con Uovo all'occhio di bue? magari aggiungendo anche una bella cioccolata calda o Latte e menta? domanda veramente difficile ma ho dovuto veramente superare me stesso per riuscire a continuare a correre. Morale della favola non possono essere confrontati con i ristori di Porcari, estremamente più particolareggiati, ma vi assicuro che in zona non se ne vedono di ristori così belli.

parliamo allora della corsa: 26 km REALI (il mio GPS dice 25,870 km) di strade incantevoli tutte in sinistra di Bisenzio. La partenza è da Piazza Mercatale e subito si comincia a capire cosa ci aspetta perchè in meno di un km ci troviamo ad affrontare la salita dei Cappuccini. Sarebbe bello fosse finita lì ma ahimè la strada continua a salire costantemente attraversando Filettole, proseguendo per la via che porta a Valibona e arrivando fino a Faltugnano.
Da qui si procede verso Fabio e si sale ancora per un po' fino a che non ci si trova difronte ad una discesa veramente difficile su asfalto che porta all'altezza della Tignamica in prossimità della linea ferroviaria FI-BO.

Da questo punto un cristiano normale penserebbe che non ci sia niente di male a proseguire tutto lungo pista ciclabile per tornare a Prato ma ahimè, i simpaticoni dell'organizzazione hanno ben pensato di dare un significato pieno al titolo della manifestazione. Ed eccoci quindi difronte ad una nuova ascesa fino a gamberame che attraverso continui saliscendi ci porta finalmente alla zona del Ponte Datini che segna la fine delle ostilità montane. Adesso mancano soltanto gli ultimi due km e poi finalmente siamo arrivati (con un tempo di 2 h 26' 24'' che dovrebbe dirla lunga sulla difficoltà del tracciato dato che la Maratona di Roma l'ho corsa tutta con un passo di circa 50'' più veloce)

Ahimè la mia conoscenza di quesi posti non è tale da sapere il nome di ogni località ma vi assicuro che si attraversano luoghi veramente incantevoli che poco o niente hanno da invidiare a quelli proposti dal circuito delle tre provincie.

Volendo fare un appunto a questa edizione direi che l'organizzazione, fermo restando la bellissima assistenza fatta durante tutto il percorso, ha un po' peccato quando si trattava di punzonare gli atleti lungo il percorso penalizzando di fatto la correttezza per quanto riguarda il campionato stramarciatore. Per il resto non posso che fare i complimenti.

Certo non c'è paragone neanche con Da Piazza a Piazza che, a mio giudizio, rappresenta la più bella manifestazione dell'appennino centrale per quanto riguarda la montagna ma è comunque in grado di reggere il confronto di qualsiasi altra manifestazione sportiva della zona.

Morale della favola do un bel 8/10 a questa corsa e spero di poterla fare anche negli anni avvenire.

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