sabato 31 ottobre 2009

Trail del monte Casto 46km e 2050 mt D+ SICURI?

Trail del Monte Casto at EveryTrail

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Beh Signori. Questo è trail certo, ma soprattutto, QUESTA E' FESTA

festa per i tanti volti che ho incontrato e rivisto
festa per la spettacolarità dei paesaggi
festa per la magnifica ospitalità che Linda e Oscar ci hanno riservato
festa per l'ottima birra alla fine della corsa
festa perchè per una volta DinaLeone l'ho messa dietro (beh s'è ritirata poverina, stava malissimo =_=)

46 km e 2050 mt D+: questa è la stima di Maurizio Scilla, organizzatore dell'evento, mentre il mio gps alla fine ha registrato 46 km E 2450 MT DI DISLIVELLO :)
Beh ok che abbiamo sbagliato strada in 4 a causa di Silver ma 450 mt di dislivello in più in 500 mt nel computo finale mi sembrano un po' troppi

E CARO IL MIO MAU PER FORZA ALLA FINE MI LAMENTAVO DI AVERE LE GAMBE COSI' INDURITE... 4 km in più rispetto a un ecomaratona non potevano giustificare questa condizione di affaticamento.

Comunque gente vi consiglio di venire a fare questa corsa il prossimo anno. Paesaggi stupendi, pochissimo asfalto, ristori ben distribuiti e tanto divertimento lungo un tracciato che, come durezza, non è certo una passeggiata.

il primo strappo lo troviamo proprio per raggiungere il monte Casto da cui prende il nome la corsa. I paesaggi sono stupendi: a queste quote siamo immersi nel verde e nel sottobosco tipico del mio caro appennino (amore del babbo). Ma poi, in discesa, si capisce subito che non siamo in appennino. Basta alzare un attimo lo sguardo, attraversando un immenso pratone, per vedere in lontananza, al di là del passo che dovremo raggiungere a quota 1500 mt, delle vette innevate e il Monte Rosa che svetta maestoso. Mamma che emozione!!!!

Ed infatti dopo la discesa ecco la prima vera salita che porta al passo del Bocchetto Sessera da cui partirà l'anello che in senso antiorario ci riporterà nuovamente in questo punto. Via via che si sale l'emozione aumenta tant'è che a poche centinaia di metri dal passo è NECESSARIO fermarsi un attimo ad ammirare il panorama: come si fa a non guardare alla propria sinistra per ammirare una vetta tanto famosa e tanto particolare rispetto al resto della conformazione geologica di quella zona appenninica? E' il Monviso che spicca clamorosamente e drasticamente rispetto alle altre cime che appaiono come sudditi davanti a sua maestà. Che bello!!!!!!!! Quasi come il cervino nella valle omonima

e poi eccoci finalmente al Bocchetto Sessera e qui è doverosa una nuova sosta per ammirare la valle che si apre davanti a noi e in lontananza le vette innevate dell'arco alpino. Colori stupendi in questo autunno soleggiato. Il cielo è piacevolmente terso e la temperatura non è proibitiva. Gli alberi sembrano dei dipindi di Van Gogh con sfumature Oro, giallo e rosso. Che piacevole atmosfera!
Finalmente le gambe possono muoversi più rapidamente dato che la prima vera salita è terminata e qualche km di respiro lo avremo prima di tornare su. Guai però a lasciarsi andare troppo O_o ahimè, in preda all'euforia e spinti dalla scia del runner che era davanti a noi in lontananza (Silver) abbiamo sbagliato la deviazione e siamo scesi per un sentiero bello pendente che non solo ci ha fatto perdere 15 minuti A/R ma ci ha fatto fare anche del sano dislivello in più nel momento meno propizio (quando si stava recuperando =_= )

fortunatamente dopo qualche km ho trovato un bel ristoro a base di Prosecco e quindi mi son ripreso un po' prima di infilarmi in una fitta vegetazione che costeggiava un fiume (non potete immaginare che freddo che ho patito in quel punto tra acqua a terra, umidità e ombra causata dalla fitta vegetazione)

i panorami, il sottobosco, le gole attraversate, erano incantevoli credetemi e ogni angolo del tracciato aveva il suo momento di estasi.
Ma poi eccola là, inesorabile, la salita che ci ha riportato al Passo. E poi da lì una lunga e difficile discesa dove abbiamo potuto recuperare posizione e forza nelle gambe. In tutto quel tratto ho "tirato" Geo Geo per tutto il tratto di bosco in quanto Rob era rimasto indietro con Dinaleone.

Dopo un passaggio a breve distanza dall'arrivo abbiamo attraversato un tratto piano che ci ha dato nuovamente motivo di preoccupazione: davanti a noi infatti si intravedeva la terza e ultima salita. Certo non era come le altre due per lunghezza e dislivello ma vi assicuro che quando sono 40 i km sulle gambe anche le scale di casa diventano difficili da digerire =_=

ma alla fine, dopo altri momenti splendidi come il passaggio accanto al Santuario degli Eremiti, eccoci in vetta all'ultima salita sorseggiando piacevolmente acqua e sali all'ultimo ristoro prima della discesa finale.

Gli ultimi 4 km sono stati un calvario muscolare con i crampi che cercavano di uscire allo scoperto per farmi gridare però alla fine ho avuto la meglio!

Sul tempo e sul percorso cos'altro dire se non: DA PROVARE!!!!!!!!!

sul resto ci sarebbe invece da scrivere paginate e paginate perchè la tavolata del pranzo post corsa era degna della migliore tradizione Trail con il gruppone dei veneti sistemati lì vicino a me che si sgranavano i cantucci di Prato generosamente offerti dal sottoscritto (E LORO MANCO UNA FETTINA DI SALAME BASTARDIIIIIIIIIIII)

beh per il resto posso solo aggiungere che sicuramente è una delle manifestazioni più dure ma anche appaganti che abbia provato quest'anno
Quasi sicuramente sarà un nuovo obiettivo per il prossimo anno

grazie a tutti coloro che erano con me lassù, alla Meri che pazientemente mi ha aspettato (o meglio se n'è andata per Centri Commerciali), a Oscar e Linda per l'ospitalità, agli amici di Spirito trail e a Giovanni (di Aldo, Giovanni e Giacomo) che, con la sua presenza alla corsa (è anche lui un trail runner), dà lustro a queste iniziative e a questo tipo di disciplina ^_^

domenica 11 ottobre 2009

T.A. DEL VENTASSO - il nuovo percorso!!!!!

Mettiamo subito le cose in chiaro. Tutti sanno ormai quanto amo l'Ecomaratona del Ventasso e il fatto di essere invitato a percorrere insieme a un gruppo ristretto il nuovo percorso che dall'anno prossimo diventerà ufficiale è stato EMOZIONANTE.

La giornata si è dimostrata da subito PERFETTA. Sole e pochissimo vento ci hanno illuminato sin dalle prime luci dell'alba scacciando i pensieri legati alla sera prima quando la pioggia ci ha tenuto compagnia.

Ero indeciso se partire con il k-way o meno, lo ammetto, ma alla fine me lo son portato dietro senza mai metterlo.

I primi km restano immutati ma farli in solitaria piuttosto che in maratona ha un fascino tutto particolare.

Poi il Tirone, la discesa al lago e la salita verso quella che anno scorso era considerato l'ultimo massacro. Ecco, dal prossimo anno vi ricrederete perchè quando si arriva in vetta al "massacro" invece che scollinare SI CONTINUA A SALIRE SULLA VETTA DEL VENTASSO. ^____^

ok, è devastante lo ammetto e l'ultimo pezzo è quasi verticale ma vi assicuro che in vetta alla punta (1727 mt) non ci si può che fermare ad ammirare il panorama che spazia a 360 gradi (ho visto addirittura le alpi e il Cimone *_*). farlo in Autunno poi mi ha regalo colori e odori impossibili da non apprezzare.

Da lì si comincia a scendere (attenzione per un breve tratto all'erba di sentiero che tende a nascondere la fine del sentiero laterale) riprendendo il vecchio percorso fino ad una deviazione dove, invece che andare nel pratone del 25° km, si prosegue e si scende su un crinalino simpatico e tecnico (probabilmente in quel punto verrà creato un sentiero ad hoc [scritto adesso nel modo giusto come mi ha fatto notare Marco] per facilitare la discesa e evitare pericoli).

La via poi si articola sotto gli alberi, completamente immersi nella vegetazione boschiva, fino a che non si incontra l'asfalto. Ma qui arriva la seconda bellissima sorpresa: non solo siamo arrivati IN VETTA AL VENTASSO con un guadagno per la vista e per il cuore (metaforicamente parlando dato che lassù s'arriva cotti) che non ha paragone, ma anche quegli odiosi km di asfalto che prima accompagnavano dal 27° al 30° km ADESSO SONO SOLO 500 MT... iiiiiiiiiiiiiiiihaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

mamma che gioia *___*

dal 30° km poi il percorso torna ad essere quello classico che ci accompagna fino a Busana dove sognando ad occhi aperti ho rivisto davanti a me l'arrivo, la festa del paese e la gioia dei tanti concorrenti

MAMMA MIA CHE BELLA GIORNATA

T.A. del ventasso at EveryTrail

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42,5 km e +2.295,4 / -2.297,5
QUESTO SI CHE E' UN TRAIL!




UNA BATTUTA DELLA GIORNATA
in vetta a Santa Maria abbiamo trovato dei bikers con cui ci siam soffermati a chiacchierare 5 minuti. Ad un certo punto ci hanno chiesto: ma come mai voi podisti siete qui invece che essere alla Maratona di Carpi?
Beh ci siamo guardati un attimo, e la cosa è nata automatica: ci siamo messi a ridere!!!
li abbiamo guardati e gli abbiamo chiesto: scusate ma, con una giornata come questa e questo paesaggio, dovevamo essere a Carpi?
ci hanno ricambiato il sorriso e hanno detto: come darvi torto?

Eh si, come farò adesso che non ho partecipato alla Maratona di Carpi per immergermi nel verde e nel piacere dell'aria pura? hi hi hi hi

domenica 4 ottobre 2009

Anello del Pinone (versione 1.0)

Pinone Trail at EveryTrail

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come già accennato in vista del Trail del monte Casto è bene che infittisca gli allenamenti e così eccomi a giro per il Pinone alla ricerca di qualche anello piacevole.

Conosco queste zone, nonostante siano un po' snobbate dai puristi dell'appennino, e vi assicuro che regalano un intreccio incredibile di sentieri che ti permettono di allungare o accorciare la distanza senza troppi problemi...

o meglio un problema c'è ma non è certo da addossare ai sentieri.. BENSI' ALLA SEGNALETICA.

Martedì appena arrivo in sede al CAI vedi te come mi incazzo. Ho da scoprire chi si occupa di quella zona e chiedergli da quante decine di anni non tornano lì a dare una sistemata e una valorizzazione al territorio.

A parte un paio di deviazioni basate su piccoli sentieri che partivano e una segnaletica a terra veramente insesistente devo dire che bene o male ho seguito il percorso che volevo fare. AD ECCEZIONE DEL TRATTO FINALE: mi son ritrovato a fare 3 km di asfalto perchè a Poggio dei Colli ERA STATO INVERTITO IL CARTELLO DEL SENTIERO O_o e che palle!!!!!!!!!!!!!!!!

Ma dico io, ma che cazzarola ce la mettono a fare la segnaletica ad intermittenza con INVERSIONI DI PERCORSO per cui diventa praticamente impossibile trovare la giusta via?

bohhhhhhhhhhh martedì me lo dovranno spiegare..
Comunque se uno tralascia questo "piccolissimo particolare" e utilizza magari una traccia già pronta come la mia ad esempio, è in grado di farsi 20 km di sentieri (più o meno) dal gusto e dal sapore incredibile.

Che gioia fare questi sentieri con vista continua sulla Piana di Firenze e poi, in vetta al Pinone, anche sulla piana empolese.

Mamma mia che brividi ^_^

sabato 3 ottobre 2009

Anello Calvanino

e dopo la sosta per l'OktoberFest della scorsa settimana (chi ha il mio contatto fb avrà sicuramente visto le foto ^_^) ricomincio a corricchiare in vista del trail del Monte Casto.
Stavolta però l'atteso evento un po' mi spaventa perchè è tanto che non supero i 42 km quindi mi sa che almeno due allenamenti a settimana dovrò farli invece che correre soltanto la domenica =__=

ed eccomi quindi a percorrere un sentiero a me tanto caro. Percorrerlo come allenamento del Sabato e dopo una Grigliata Mannara del venerdì sera (grazie al bradipodista per l'organizzazione e a tutte le persone che hanno partecipato) da cui sono uscito un po' alcoolico e un po' strabuzzante di carne, è stato un piccolo suicidio.

ma alla fin fine non posso neanche lamentarmi via!!! C'ho messo 30 minuti meno di quando lo feci insieme all'Uomopatagonico nonostante la mancanza di allenamento ma vi assicuro che è stata durotta si si
Asfalto quasi inesistente se non sul tratto iniziale e finale (circa 2 km in tutto) ma volendo si potrebbe limitare ulteriormente se solo parcheggiassi un po' più in su.

Più volte mentre percorrevo il sentiero mi son detto che quello sarebbe un punto perfetto per farci una semicompetitiva di 13 km e chissà se alla fine non possa diventare realtà insieme al T.V.B.? *_*

fatto sta che in Calvana c'era una vista stupenda e correre passando tra le mucche in vetta a questo monte spoglio mi ricarica ogni volta le batterie. Per non parlare di quando arrivi alla Croce della retaia e ti gusti il panorama sull'intera piana.

Mannaggia, mentre son qui a scrivere mi verrebbe boglia di tornare lassù *_*

cmq girata STUPENDA, in solitaria come amo fare io e con tantissima soddisfazione. Bello, bello e ancora bello

se non l'avete mai fatto è sicuramente un percorso da fare

il percorso è questo. ovviamente dovete togliere mezz'ora dal tempo finale ^_^

Calvana at EveryTrail

Map created by EveryTrail: GPS Community