domenica 20 dicembre 2009

Trail del montalbano

dopo una settimana di scarico con una corsettina veramente molto carina in quel di Massarosa tra piccoli tratti asfaltati e buona parte su sterrato

Anello di Massarosa



siamo giunti al week end tanto atteso del trail del Montalbano (gara in due tappe con 13 km in notturna al sabato sera e 30 km la mattina della domenica)

e come potrebbe mancare il raccontino? ^___^

Ci sono nella vita dei momenti che, a giusta ragione, si possono definire unici, indimenticabili.
Spesso si abusa di questo termine e probabilmente anche adesso, mentre sto scrivendo, penso a qualcosa che in realtà, si riferificherà ancora e ancora.

Ma devo proprio essere sincero, l’insieme dei piccoli particolari che hanno dato vita a questo week end sportivo credo non saranno così facili da amalgamarsi nuovamente.

Partiamo dal nome: Trail del Montalbano EDIZIONE ZERO.
È vero che anche la prima sarà diversa dalla seconda e dalla terza e così via ma… vuoi mettere essere là alla prima edizione di un evento? Quando ancora sta nascendo, quando si è i primi a testare la corsa e vivi le vittorie e le sconfitte dovute all’inesperienza dell’organizzazione?
Non parlo dell’organizzazione in senso generale (del resto la 8 ore di Capraia è famosa e indovinate chi la organizza) ma semplicemente del volersi buttare in una nuova avventura, nella creazione di qualcosa di nuovo. Ne so qualcosa credetemi ^___^
Vi assicuro che sono state moltissime le difficoltà che hanno incontrato durante questi due giorni sia dal punto di vista logistico che dal punto di vista umano

Secondo punto: L’INTIMITA’
Alla partenza del sabato eravamo veramente pochi e sinceramente, tra quelli che hanno fatto soltanto la notturna e quelli che hanno fatto solo la diurna direi che anche la domenica mattina non eravamo poi così tanti. Era bella come sensazione, una sensazione che probabilmente, se l’anno prossimo decollerà l’evento come immagino, già respireremo più a fatica.
Era bello vedere tanti volti conosciuti in così poche persone, era bello vedere gli Spirito Trai di zona riuniti anche se magari non correvano, era bello vedere che a tavola potevamo sedere tutti vicini e sorseggiare il buon Coca e Rum offerti dal Gaggio.

Terzo punto: LA NEVE
Ehhh si. Questo credo sia proprio il punto cruciale che renderà unico questo evento. Sul Montalbano la neve cade veramente di rado e saranno almeno 20 anni che non si raggiungevano i 20-30 cm di tappeto bianco. Correre quasi interamente su neve, in brevissimi tratti ghiacciata, è qualcosa di favoloso e ancora di più lo è farlo accanto a casa. Mamma mia che sogno stupendo che non so quando potrò rivivere. Pensate solo al piacere di battere su sentieri dove solo poche ore prima nessuno era ancora passato, subito dopo una copiosa nevicata con il cielo sgombro da nuvole. E pensate ancora più intensamente al suono ovattato dei passi, di notte, con la frontale che illumina un piccolo angolo di quell’immensa meraviglia. Un sogno all’interno di un sogno.
E la mattina dopo, quando siamo ripartiti per la seconda tappa il cielo era terso, il sole illuminava e riscaldava quel tanto da permetterti di sopportare le basse temperature. E chi se la dimentica l’immagine ormai scolpita nella mia mente della piana empolese tutta coperta di una nebbiolina bianca mentre corro affanosamente sprofondando nella neve in vetta al pinone? *_*

Quarto punto: IL PASTA PARTY
Il pacco gara prevedeva un buono pasto per la sera e la possibilità di una convenzione per il pranzo della domenica. Prima di tutto si deve precisare che questo era un pasta party degno del miglior circuito delle Ecomaratone se non meglio (il rostbeef era FANTASTICO) e poi alla fine l’organizzazione ha deciso di offrire anche il pranzo della Domenica. E quando mi ricapita una cosa del genere ad un trail? (speriamo presto *_*)

Quinto punto: LA DOCCIA CALDA
E qui mi dispiace ma non è che debba aggiungere altro. Chi frequenta i trail sa che alle volte i cubetti di ghiaccio sulla schiena sono meno gelati dell’acqua che proviene da quelle che qualcuno chiama docce mentre io le chiamo iceberg liquidi

Beh.. davanti a questi punti
-poco male se l’organizzazione abbia dovuto accorciare il percorso della domenica (in fondo lo ha fatto per la nostra incolumità)
-poco male se qualcuno ha sbagliato strada più volte adirandosi animatamente verso gli organizzatori (del resto la gente si perde ancora al DPAP nonostante siano 10 anni o più che la fanno quindi a maggior ragione è possibile ci siano difficoltà quando, a causa della neve completamente imprevista, devi cambiare durante la notte la segnaletica del percorso per la mattina successiva prevedendo inoltre grossi tagli all’itinerario proposto)
-poco male se qualcuno si è lamentato della presenza di un unico ristoro alla domenica (che ancora oggi non capisco come abbiano fatto a lamentarsi dato che era posizionato in un punto dove siamo ripassati anche al ritorno e quindi valeva doppio)
-poco male se la temperatura era proibitiva (niente a confronto del Trail del Poggiolo ma intorno ai meno 4 gradi c’eravamo di sicuro)
-poco male se la Denise abbia fatto di tutto per evitare di fotografare me ed il Brogioni lungo il percorso intimando invece l’Ilaria di tornare indietro pur di farle un foto O_o

l’importante era esserci e poter dire a tutti che è stato UN WEEK END SPETTACOLARE!!!!!!!!!!

PRIMA TAPPA

Trail del Montalbano - 1° tappa




SECONDA TAPPA

Trail del Montalbano - 2° tappa



e qui trovate le FOTO DELLA MIA CORSETTA

lunedì 7 dicembre 2009

Anello di Javello - I° Allenamento running DPAP

e dopo 15 giorni di fermo per andarmene in vacanza in Romania eccomi di nuovo qua a raccontare la mia ultima corsetta.

ma che giornata stupenda che abbiamo trovato quest'oggi per il primo allenamento corsaiolo per il DPAP 2010.

Tre amici (Io, Marco e Gaggio), tre appasionati di corsa ma anche di montagna, di quelli veri, di quelli che amano immergersi nella natura e godere i suoi colori, i suoi profumi e soprattutto le sue stagioni si son dati appountamento alla Collina di Schignano per farsi un percorso Anellare che regala ogni volta splendide emozioni.

Ed infatti eccoci qui in un Lunedì di ponte molto umido a prima vista, ma che ci ha donato molti momenti belli e entusiasmanti.

Un percorso semplice e breve per iniziare, per permettere alle gambe di cominciare a girare dopo un bel periodo di fermo e di stanchezza (io son stato fermo e all'ingrasso per due settimane, il Gaggio si sta riprendendo da un infortunio e Marco usciva dalla Maratona di Firenze). Alla fine però guardando la distanza (13 km) e il dislivello (750 mt D+/D-) direi che è un buon punto di partenza.

Da qui le uscite andranno progressivamente ad aumentare per durezza e fatica.
Ovviamente sfrutterò il periodo per cominciare a girare anche qualche spezzone di video (insieme al mio cameramen e montatore Marchino) in vista dell'UltraTrail che ho intenzione di promuovere a breve.

Il dislivello positivo si sviluppa quasi interamente nei primi 4 km con una bella pettata che da 500 mt ti porta dritto a 960 mt. Una salita tra foglie, acqua, fango in brevi punti e tanta, tanta, tanta natura che ci circondava.
Il pezzo finale poi, la salita dei faggi di Javello, resta sempre uno dei punti più duri e IMPOSSIBILI DA CORRERE che conosca. Un passo e un respiro!!!!!

e poi i Faggi, il monumento ai caduti della guerra e la discesa dalle Cavallaie tra foglie e segnaletica CAI. Mamma mia che bellissima sensazione e che emozione ho potuto rivivere. Mi mancavano tanto questi momenti.

Da questo punto in poi si lascia il sentiero del DPAP e tagliando a sinistra si torna sulla traccia di partenza seguendo un sentiero di mezza costa estremamente panoramico che ti permette di correre e godere un paesaggio ogni volta diverso.

Nel nostro caso, aiutati dall'assenza di pioggia e con una temperatura perfetta, ci siamo potuti godere le nuvole, più basse di noi, che quasi come onde, avvolgevano la piana fiorentina, lambivano le tre gobbe del Monte Ferrato, e scendevano sul versante pistoiese per poi infrangersi e tornare indietro una volta raggiunti i monti che si innalzano da Montale.

Che giornata stupenda.

Alla fine in due ore (con quasi mezzora di pausa per fare foto a destra e sinistra) ci siamo fatti i nostri 13 km con 750 mt di dislivello. Che bella sensazione!!!

Sinceramente mi ci voleva proprio dopo un rientro in Italia triste come quello che ho avuto ieri sera :'(

LE FOTO ALLA PAGINA DELL'EVENTO

domenica 22 novembre 2009

MUTB 2009

appena tornato da questa bella avventura
MUTB.. fino a poche settimane fà pensavo che questa sigla significasse semplicemente che la gente non era bona a scrivere in maniera corretta la sigla dell'Ultra trail de Mont Blanc (UTMB). E invece si tratta di una gara vera e propria in quel di brescia, in una cornice cittadina splendida con un punto di partenza e di arrivo a dir poco stupendi.
Maddalena Urban Trail Brescia... ecco il significato della parola e vi assicuro che di Urbano ha veramente poco se non qualche km all'inizio e alla fine. Km tra l'altro forzati se si vuol raggiungere il castello che svetta sopra Brescia. Un luogo stupendo

MUTB 2009


Map your trip with EveryTrail

prima di tutto i ringraziamenti. Devo necessariamente farli prima di tutto all'organizzazione che, non ha ovviamente evitato di farmi pesare il casino che hanno fatto per iscrivermi. Secondo me il problema è stato solo uno: che la loro tastiera parla nordista e la mia Gran ducato di toscana. MOLTO SEMPLICE!

comunque dopo questo piccolo appunto e il fatto che questa gaffe mi ha reso famoso pure in terra Bresciana (come se ce ne fosse bisogno di altra pubblicità infamante =_=) ringrazio caldamente i miei amici Paolo (accompagnato dalla sua misteriosa ragazza/paziente) e una delle più belle famiglie che conosca: Alessandro con Chiara e Paolino ^___^

con loro ho trascorso una cena piacevolissima e una gara domenicale altrettanto lodevole.

Brescia è incantevole e il percorso che sono andato ad affrontare in compagnia di tanti amici di ST (ricordo con molto piacere gente come "Emilio Marco", "Mau", la "RobyChao", "Armando" e la "Maria" oltre ai buoni "Ticci" e Beppe") è impegnativo e riserva molte soddisfazioni. Se uno pensa ad esempio che non si arriva mai a superare i 900 mt slm e alla fine su 34 km ti fai più di 2000 mt di dislivello capisci che non era certo una passeggiata.

Io del resto, questa "passeggiata", l'ho affrontata con un tendine delirante che costantemente cercava di farmi mollare (per un paio di km ho pianto dal dolore) ma alla fine mi ha sostenuto fino alla fine e addirittura dopo la doccia finale (fredda ma MAI QUANTO QUELLA DEL CASTO --> Maledetto Mau) ha smesso di farmi dannare. probabilmente ha capito che tanto io son troppo rincoglionito per mollare e ha deciso che se voleva restare integro doveva lamentarsi meno!!!!!!

Percorso nervoso come ho detto, con tantissimi cambiamenti di pendenza e ritmo ma soprattutto una salita DEVASTANTE al 17° km che ci ha portato al punto più alto lungo il sentiero della Maddalena (circa 900 mt).

Tanto fango *_* e moltissime foglie in questa corsa di fine novembre e ahimè, il meteo, nonostante non ci abbia dato contro (non ha piovuto e non tirava troppo vento) non ci è stato neanche troppo favorevole dato che il sole è stato assente tutto il tempo e non ho quindi potuto fare tante foto =_=
l'Arrivo poi è uno dei più spettacolari che potessi mai immaginare: l'arrivo lo vedi lì davanti a te ma per arrivarci devi farti il giro del castello per la prima cinta e poi giù per le segrete (???!!!???). Valida sicuramente questa deviazione spezza fiato

i ristori erano due ma ben forniti non c'è che dire. Ai miglioramenti non c'è MAI fine questo si sa ma direi proprio che gli organizzatori hanno fatto veramente un ottimo lavoro. Adesso devono solo valutare se fare concorrrenza a Mau (che ho saputo intenzionato a far passare l'acqua delle docce da un refrigeratore in modo tale da rendere ancora più divertente il Casto --> cubetti di ghiaccio dalla piattella della doccia invece di semplice acqua marmata O.o ) oppure potenziare il servizio al fine di rendere l'acquacalda anche per i più lenti tipo me!!!!

qui comunque potete vedere quelle che ho scattato

Comunque veramente un bel week end con molti spunti interessanti per future camminate in zona si si!!!!!!!!!!!!!!!!

domenica 15 novembre 2009

Corsa Sociale 2009

e adesso finalmente si comincia a ragionare.
un centinaio di amanti dell'appennino Pratese, tra camminatori, podisti e amici della sezione del C.A.I. di Prato si sono dati appuntamento nella giornata di Domenica 15 Novembre a Figline per percorrere, attraverso vari itinerari di diversa lunghezza, i sentieri che si sviluppano a partire dal Parco di Galceti fino alla Collina di Prato. Ricordo ancora il primo anno in cui ho partecipato a questo evento (2006) e ricordo ancora con affetto quei 20 personaggi che hanno animato la giornata ma questa volta era tutta un'altra storia. Questa volta era una festa dell'amore per la Montagna. Per una volta ho visto podisti e camminatori conversare amorevolmente lasciando alle spalle le varie polemiche che animano, costantemente, le stanze della sezione.

Corsa Societaria 2009


Map your trip with EveryTrail

Ovviamente all'ora della partenza (le ore 8.00) tutti erano già partiti tranne UNO. Il sottoscritto che a quell'ora era ancora a letto ^_^

e che cavolo, ci sarà almeno qualche vantaggio ad essere podista oltrechè camminatore?

alle 9:20 comunque ero anche io al Circolo Arci di Figline pronto per la mia corsettina domenicale in vista dell'appuntamento che mi attende domenica prossima a Brescia (Maddalena Urban Trail). Ok mi son perso la colazione offerta dal bar del circolo a tutti però per lo meno ho dormito.

Macchina fotografica in mano mi appresto a coprire l'anello più lungo sperando di incontrare più persone possibile per riempire la scheda della mia compattina e nel frattempo gustarmi un itinerario molto bello che regala anche diversi punti estremamente interessanti. Devo essere sincero fino in fondo però: ero curioso di percorrere anche un tratto che non avevo mai fatto e che probabilmente potrebbe rappresentare una piccola variante ad un percorso che sto studiando e che proporrò come corsa ufficiale nel 2011 (ma di questo non posso ancora parlare ovviamente) ^_^

parto con il mio zainetto e la compattina in mano ed ecco, che già all'inizio della salita del Monte Ferrato incontro i primi personaggi.. e che personaggioni:
il segretario della sezione (partito in ritardo per fare la stima dei soldi e delle iscrizioni), le MACEDONIA'S GIRLS e il Masi (chi conosce il ristoro del Masi al Da Piazza a Piazza sa di chi parlo).

Ammetto che stavolta son stato contento di trovare gente da fotografare nel tratto che mi portava verso il monteferrato perchè, a differenza del solito, questa volta ero in difficoltà a correre tutta la salita che portava alla prima gobba. (350 mt di dislivello in 3 km è sempre un bel dislivello e dopo una cena a base di pesce fatta dalla mia AMICA Antonella vi assicuro che si esce veramente provati per la bontà e la quantità che ti viene proposta -- beato Marco ^_^)

Un rapido scambio di battute con il presidente del CAI che ho trovato in vetta al Ferrato e giù in discesa, salita e di nuovo discesa per percorrere le tre gobbe che, statuarie come sempre, hanno dimostrato quanto siano difficili da percorrere nonostante l'apparenza i sentieri di questo piccolo avamposto appenninico. Si tratta di sentieri single track con variazione di dislivello veramente interessante. DA NON SOTTOVALUTARE ASSOLUTAMENTE.

E poi eccoci qua, dopo Ferrato, Mezzano e Piccioli le tre gobbe son superate e comincia un tratto a volte in salita, a volta in falso piano perfettamente corribile, che porterà alla Collina di Prato. Altre foto a volti ben noti (il Castagnoli e il "gruppo Come on" quasi al completo). Siamo a questo punto su asfalto (250 mt) e stiamo per prendere il sentiero "10" in direzione opposta al DPAP. i colori dell'autunno danno veramente un gran bel senso di perfezione a questo tratto con la vista che spazia al di là degli alberi e punta verso la città ben lontana.

Lungo questo tratto molti altri volti conosciuti (il Gaggio tra tutti con il suo fedele cagnolino Birba) e poi eccoci all'ultima interessantissima salita che porta sullo spazzavento (anche in questa domenica grigia ma dalle temperature accessibilissime l'unico punto dove tirava vento è stato qua) dove Curzio Malaparte riposa nel suo bel Mausoleo (che dire se non: beato lui che ha avuto una sepoltura di questo spessore).

una breve sosta ad ammirare il panorama e poi giù, rapidi, lungo il sentiero che attraversa su mezzacosta il versante Est di questo piacevolissimo anello. Questo tratto in particolare è la prima volta in vita mia che lo percorro e mi ha lasciato una buona impressione perchè è corribile ma anche completamente immerso nella natura. Credo proprio che lo utilizzero per il mio T.V.B.

lungo questo percorso ho incrociato altri personaggi illustri tra cui l'Ermini ed il Taddei sul suo cavallo. E sarei un pessimo relatore se non ricordassi anche il gruppetto dei camminatori capeggiati dal vicepresidente della sezione.

L'ultimo tratto è una discesa asfaltata seguita da una breve salita fino al punto di partenza con cui si chiude un Anello di 18 km e 950 mt di dislivello (non male a due passi da Prato)

beh di solito i miei racconti si chiudono qui ma stavolta devo aggiungere la parte che in gergo chiamiamo Terzo Tempo.
Doccia Calda, Massaggi e Pranzo a base di antipasto misto, pasta al ragù, pizza, dolce, gelato caffè e ammazza caffè. IL TUTTO PER 12 EURO!!!!!
a già dimenticavo la maglietta ricordo compresa.


ma che si può desiderare di più?

Si una cosa la si può desiderare in più: che il prossimo anno sia organizzato un evento bello almeno la metà di questo. Perchè vi assicuro che sedersi al tavolo del "gruppo Come on" e sentre il calore di tante persone conosciute è una sensazione stremamente piacevole.

Mi dispiace solo per gli ST che hanno preferito farsi il loro T.A. senza partecipare a questo mio invito. Si sarebbero divertiti.


qui potete vedere le foto

sabato 31 ottobre 2009

Trail del monte Casto 46km e 2050 mt D+ SICURI?

Trail del Monte Casto at EveryTrail

Map created by EveryTrail: Share GPS Tracks


Beh Signori. Questo è trail certo, ma soprattutto, QUESTA E' FESTA

festa per i tanti volti che ho incontrato e rivisto
festa per la spettacolarità dei paesaggi
festa per la magnifica ospitalità che Linda e Oscar ci hanno riservato
festa per l'ottima birra alla fine della corsa
festa perchè per una volta DinaLeone l'ho messa dietro (beh s'è ritirata poverina, stava malissimo =_=)

46 km e 2050 mt D+: questa è la stima di Maurizio Scilla, organizzatore dell'evento, mentre il mio gps alla fine ha registrato 46 km E 2450 MT DI DISLIVELLO :)
Beh ok che abbiamo sbagliato strada in 4 a causa di Silver ma 450 mt di dislivello in più in 500 mt nel computo finale mi sembrano un po' troppi

E CARO IL MIO MAU PER FORZA ALLA FINE MI LAMENTAVO DI AVERE LE GAMBE COSI' INDURITE... 4 km in più rispetto a un ecomaratona non potevano giustificare questa condizione di affaticamento.

Comunque gente vi consiglio di venire a fare questa corsa il prossimo anno. Paesaggi stupendi, pochissimo asfalto, ristori ben distribuiti e tanto divertimento lungo un tracciato che, come durezza, non è certo una passeggiata.

il primo strappo lo troviamo proprio per raggiungere il monte Casto da cui prende il nome la corsa. I paesaggi sono stupendi: a queste quote siamo immersi nel verde e nel sottobosco tipico del mio caro appennino (amore del babbo). Ma poi, in discesa, si capisce subito che non siamo in appennino. Basta alzare un attimo lo sguardo, attraversando un immenso pratone, per vedere in lontananza, al di là del passo che dovremo raggiungere a quota 1500 mt, delle vette innevate e il Monte Rosa che svetta maestoso. Mamma che emozione!!!!

Ed infatti dopo la discesa ecco la prima vera salita che porta al passo del Bocchetto Sessera da cui partirà l'anello che in senso antiorario ci riporterà nuovamente in questo punto. Via via che si sale l'emozione aumenta tant'è che a poche centinaia di metri dal passo è NECESSARIO fermarsi un attimo ad ammirare il panorama: come si fa a non guardare alla propria sinistra per ammirare una vetta tanto famosa e tanto particolare rispetto al resto della conformazione geologica di quella zona appenninica? E' il Monviso che spicca clamorosamente e drasticamente rispetto alle altre cime che appaiono come sudditi davanti a sua maestà. Che bello!!!!!!!! Quasi come il cervino nella valle omonima

e poi eccoci finalmente al Bocchetto Sessera e qui è doverosa una nuova sosta per ammirare la valle che si apre davanti a noi e in lontananza le vette innevate dell'arco alpino. Colori stupendi in questo autunno soleggiato. Il cielo è piacevolmente terso e la temperatura non è proibitiva. Gli alberi sembrano dei dipindi di Van Gogh con sfumature Oro, giallo e rosso. Che piacevole atmosfera!
Finalmente le gambe possono muoversi più rapidamente dato che la prima vera salita è terminata e qualche km di respiro lo avremo prima di tornare su. Guai però a lasciarsi andare troppo O_o ahimè, in preda all'euforia e spinti dalla scia del runner che era davanti a noi in lontananza (Silver) abbiamo sbagliato la deviazione e siamo scesi per un sentiero bello pendente che non solo ci ha fatto perdere 15 minuti A/R ma ci ha fatto fare anche del sano dislivello in più nel momento meno propizio (quando si stava recuperando =_= )

fortunatamente dopo qualche km ho trovato un bel ristoro a base di Prosecco e quindi mi son ripreso un po' prima di infilarmi in una fitta vegetazione che costeggiava un fiume (non potete immaginare che freddo che ho patito in quel punto tra acqua a terra, umidità e ombra causata dalla fitta vegetazione)

i panorami, il sottobosco, le gole attraversate, erano incantevoli credetemi e ogni angolo del tracciato aveva il suo momento di estasi.
Ma poi eccola là, inesorabile, la salita che ci ha riportato al Passo. E poi da lì una lunga e difficile discesa dove abbiamo potuto recuperare posizione e forza nelle gambe. In tutto quel tratto ho "tirato" Geo Geo per tutto il tratto di bosco in quanto Rob era rimasto indietro con Dinaleone.

Dopo un passaggio a breve distanza dall'arrivo abbiamo attraversato un tratto piano che ci ha dato nuovamente motivo di preoccupazione: davanti a noi infatti si intravedeva la terza e ultima salita. Certo non era come le altre due per lunghezza e dislivello ma vi assicuro che quando sono 40 i km sulle gambe anche le scale di casa diventano difficili da digerire =_=

ma alla fine, dopo altri momenti splendidi come il passaggio accanto al Santuario degli Eremiti, eccoci in vetta all'ultima salita sorseggiando piacevolmente acqua e sali all'ultimo ristoro prima della discesa finale.

Gli ultimi 4 km sono stati un calvario muscolare con i crampi che cercavano di uscire allo scoperto per farmi gridare però alla fine ho avuto la meglio!

Sul tempo e sul percorso cos'altro dire se non: DA PROVARE!!!!!!!!!

sul resto ci sarebbe invece da scrivere paginate e paginate perchè la tavolata del pranzo post corsa era degna della migliore tradizione Trail con il gruppone dei veneti sistemati lì vicino a me che si sgranavano i cantucci di Prato generosamente offerti dal sottoscritto (E LORO MANCO UNA FETTINA DI SALAME BASTARDIIIIIIIIIIII)

beh per il resto posso solo aggiungere che sicuramente è una delle manifestazioni più dure ma anche appaganti che abbia provato quest'anno
Quasi sicuramente sarà un nuovo obiettivo per il prossimo anno

grazie a tutti coloro che erano con me lassù, alla Meri che pazientemente mi ha aspettato (o meglio se n'è andata per Centri Commerciali), a Oscar e Linda per l'ospitalità, agli amici di Spirito trail e a Giovanni (di Aldo, Giovanni e Giacomo) che, con la sua presenza alla corsa (è anche lui un trail runner), dà lustro a queste iniziative e a questo tipo di disciplina ^_^

domenica 11 ottobre 2009

T.A. DEL VENTASSO - il nuovo percorso!!!!!

Mettiamo subito le cose in chiaro. Tutti sanno ormai quanto amo l'Ecomaratona del Ventasso e il fatto di essere invitato a percorrere insieme a un gruppo ristretto il nuovo percorso che dall'anno prossimo diventerà ufficiale è stato EMOZIONANTE.

La giornata si è dimostrata da subito PERFETTA. Sole e pochissimo vento ci hanno illuminato sin dalle prime luci dell'alba scacciando i pensieri legati alla sera prima quando la pioggia ci ha tenuto compagnia.

Ero indeciso se partire con il k-way o meno, lo ammetto, ma alla fine me lo son portato dietro senza mai metterlo.

I primi km restano immutati ma farli in solitaria piuttosto che in maratona ha un fascino tutto particolare.

Poi il Tirone, la discesa al lago e la salita verso quella che anno scorso era considerato l'ultimo massacro. Ecco, dal prossimo anno vi ricrederete perchè quando si arriva in vetta al "massacro" invece che scollinare SI CONTINUA A SALIRE SULLA VETTA DEL VENTASSO. ^____^

ok, è devastante lo ammetto e l'ultimo pezzo è quasi verticale ma vi assicuro che in vetta alla punta (1727 mt) non ci si può che fermare ad ammirare il panorama che spazia a 360 gradi (ho visto addirittura le alpi e il Cimone *_*). farlo in Autunno poi mi ha regalo colori e odori impossibili da non apprezzare.

Da lì si comincia a scendere (attenzione per un breve tratto all'erba di sentiero che tende a nascondere la fine del sentiero laterale) riprendendo il vecchio percorso fino ad una deviazione dove, invece che andare nel pratone del 25° km, si prosegue e si scende su un crinalino simpatico e tecnico (probabilmente in quel punto verrà creato un sentiero ad hoc [scritto adesso nel modo giusto come mi ha fatto notare Marco] per facilitare la discesa e evitare pericoli).

La via poi si articola sotto gli alberi, completamente immersi nella vegetazione boschiva, fino a che non si incontra l'asfalto. Ma qui arriva la seconda bellissima sorpresa: non solo siamo arrivati IN VETTA AL VENTASSO con un guadagno per la vista e per il cuore (metaforicamente parlando dato che lassù s'arriva cotti) che non ha paragone, ma anche quegli odiosi km di asfalto che prima accompagnavano dal 27° al 30° km ADESSO SONO SOLO 500 MT... iiiiiiiiiiiiiiiihaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

mamma che gioia *___*

dal 30° km poi il percorso torna ad essere quello classico che ci accompagna fino a Busana dove sognando ad occhi aperti ho rivisto davanti a me l'arrivo, la festa del paese e la gioia dei tanti concorrenti

MAMMA MIA CHE BELLA GIORNATA

T.A. del ventasso at EveryTrail

Map created by EveryTrail: Share GPS Tracks

42,5 km e +2.295,4 / -2.297,5
QUESTO SI CHE E' UN TRAIL!




UNA BATTUTA DELLA GIORNATA
in vetta a Santa Maria abbiamo trovato dei bikers con cui ci siam soffermati a chiacchierare 5 minuti. Ad un certo punto ci hanno chiesto: ma come mai voi podisti siete qui invece che essere alla Maratona di Carpi?
Beh ci siamo guardati un attimo, e la cosa è nata automatica: ci siamo messi a ridere!!!
li abbiamo guardati e gli abbiamo chiesto: scusate ma, con una giornata come questa e questo paesaggio, dovevamo essere a Carpi?
ci hanno ricambiato il sorriso e hanno detto: come darvi torto?

Eh si, come farò adesso che non ho partecipato alla Maratona di Carpi per immergermi nel verde e nel piacere dell'aria pura? hi hi hi hi

domenica 4 ottobre 2009

Anello del Pinone (versione 1.0)

Pinone Trail at EveryTrail

Map created by EveryTrail: GPS Trip Sharing with Google Maps


come già accennato in vista del Trail del monte Casto è bene che infittisca gli allenamenti e così eccomi a giro per il Pinone alla ricerca di qualche anello piacevole.

Conosco queste zone, nonostante siano un po' snobbate dai puristi dell'appennino, e vi assicuro che regalano un intreccio incredibile di sentieri che ti permettono di allungare o accorciare la distanza senza troppi problemi...

o meglio un problema c'è ma non è certo da addossare ai sentieri.. BENSI' ALLA SEGNALETICA.

Martedì appena arrivo in sede al CAI vedi te come mi incazzo. Ho da scoprire chi si occupa di quella zona e chiedergli da quante decine di anni non tornano lì a dare una sistemata e una valorizzazione al territorio.

A parte un paio di deviazioni basate su piccoli sentieri che partivano e una segnaletica a terra veramente insesistente devo dire che bene o male ho seguito il percorso che volevo fare. AD ECCEZIONE DEL TRATTO FINALE: mi son ritrovato a fare 3 km di asfalto perchè a Poggio dei Colli ERA STATO INVERTITO IL CARTELLO DEL SENTIERO O_o e che palle!!!!!!!!!!!!!!!!

Ma dico io, ma che cazzarola ce la mettono a fare la segnaletica ad intermittenza con INVERSIONI DI PERCORSO per cui diventa praticamente impossibile trovare la giusta via?

bohhhhhhhhhhh martedì me lo dovranno spiegare..
Comunque se uno tralascia questo "piccolissimo particolare" e utilizza magari una traccia già pronta come la mia ad esempio, è in grado di farsi 20 km di sentieri (più o meno) dal gusto e dal sapore incredibile.

Che gioia fare questi sentieri con vista continua sulla Piana di Firenze e poi, in vetta al Pinone, anche sulla piana empolese.

Mamma mia che brividi ^_^

sabato 3 ottobre 2009

Anello Calvanino

e dopo la sosta per l'OktoberFest della scorsa settimana (chi ha il mio contatto fb avrà sicuramente visto le foto ^_^) ricomincio a corricchiare in vista del trail del Monte Casto.
Stavolta però l'atteso evento un po' mi spaventa perchè è tanto che non supero i 42 km quindi mi sa che almeno due allenamenti a settimana dovrò farli invece che correre soltanto la domenica =__=

ed eccomi quindi a percorrere un sentiero a me tanto caro. Percorrerlo come allenamento del Sabato e dopo una Grigliata Mannara del venerdì sera (grazie al bradipodista per l'organizzazione e a tutte le persone che hanno partecipato) da cui sono uscito un po' alcoolico e un po' strabuzzante di carne, è stato un piccolo suicidio.

ma alla fin fine non posso neanche lamentarmi via!!! C'ho messo 30 minuti meno di quando lo feci insieme all'Uomopatagonico nonostante la mancanza di allenamento ma vi assicuro che è stata durotta si si
Asfalto quasi inesistente se non sul tratto iniziale e finale (circa 2 km in tutto) ma volendo si potrebbe limitare ulteriormente se solo parcheggiassi un po' più in su.

Più volte mentre percorrevo il sentiero mi son detto che quello sarebbe un punto perfetto per farci una semicompetitiva di 13 km e chissà se alla fine non possa diventare realtà insieme al T.V.B.? *_*

fatto sta che in Calvana c'era una vista stupenda e correre passando tra le mucche in vetta a questo monte spoglio mi ricarica ogni volta le batterie. Per non parlare di quando arrivi alla Croce della retaia e ti gusti il panorama sull'intera piana.

Mannaggia, mentre son qui a scrivere mi verrebbe boglia di tornare lassù *_*

cmq girata STUPENDA, in solitaria come amo fare io e con tantissima soddisfazione. Bello, bello e ancora bello

se non l'avete mai fatto è sicuramente un percorso da fare

il percorso è questo. ovviamente dovete togliere mezz'ora dal tempo finale ^_^

Calvana at EveryTrail

Map created by EveryTrail: GPS Community

domenica 20 settembre 2009

Porretta - Corno alle Scale

Il tormentone del giorno?
CHE PALLE, TUTTO ASFALTO!!!!!!!!!!!





ma devo anche ammettere che non è neanche giusto il riassunto di questa giornata sia ristretto a queste poche battute che tolgono valore ad un evento che comunque ha un grandissimo fascino.
Permettetemi però di fare solo 5 minuti di raccoglimento Zen per trasformarmi in uno pseudo-stradaiolo

mmhhhh......

ok ci sono quasi....

si si sento scorrere dentro di me il potere del cronometro, il passo al minuto, la distanza e la velocità del vento contrario...

si si ce la posso fare!!!!!! bene si comincia:


Ciao gente sono il kappadocio-stradale. Mamma mia che gara stupenda che ho fatto domenica. Dura, dura e ancora dura ma così bella da toglierti il fiato. Anzi il fiato me l'hanno tolto gli ultimi 5 km O_o ma ve ne parlo più avanti.

Io e il gaggio (uno di quei finti podisti che preferiscono la montagna al nostro amato bitume --> bbrrr mi prendono i brividi) siamo andati a Porretta di buon ora scrutando in continuo il cielo per paura di pioggia, vento, grandine, esplosioni nucleari e Tzunami.. ma niente. Il cielo era coperto si si ma la pioggia non voleva proprio cadere e di questo non potevo far altro che ringraziare dato che probabilmente il manto stradale umido e la pioggia avrebbero provocato un effetto acquaplaning sulla suola delle mie scarpe da ranning rallentandomi l'andatura di almeno 0.2-0.3 sec/km (mmmhhh forse sto esagerando =_= )

Arrivo a Porretta Terme con 45 minuti di vantaggio. Ho il tempo di fare un "pisolino" su una panchina fino a 1 minuto dalla partenza e poi partire per questa avventura.

Un lombricone di quasi 200 persone si avvia lungo le strade che da Porretta portano a Silla per poi abbandonare finalmente la strada in discesa e cominciare la salita.
Mi affianco ad un gruppetto e salgo con loro. Stiamo andando a 5 min/km (ehi vabbè che ho detto di fare il podista stradaiolo in sto racconto ma non crederete mica che veramente mi sia messo a guardare il crono. C'era uno del gruppetto che ci aggiornava costantemente sulla velocità, ecco spiegato l'inganno ^_^)

la salita è costante e continua ma non particolarmente stressante. In breve comincio a recuperare postazioni che regolarmente perdo ai ristori (chissà perchè tutti prendevano l'acqua al volo e andavano avanti.. io mi fermavo a chiacchierare come sempre =_=)

La discesa dell'inizio era ormai un ricordo lontano lasciando lo spazio ad una continua salita con pendenza costante ma non troppo aggressiva. Al 15esimo km però cominciano le brutte notizie: ecco i dolori muscolari dovuti alla lunga pedalata. Eppure sono un passista di vecchia scuola (peppè pepe pe pè :p ), uno che tutte le domeniche è su asfalto a macinare km (peppè pepe pe pè :p )... come mai mi prendono i dolori che prenderebbero soltanto a chi non usa quel tipo di muscolatura nella corsa. Vi giuro miei amici e COMPAGNI STRADAIOLI che per un momento ho quasi creduto di essere un alieno, uno di quelli che su strada non vanno mai e preferiscono correre solo in montagna. SIA MAI!!!!!!!! O_o (peppè pepe pe pè pe pèèè :p )
perchè quei folli, quei disgraziati, quegli incoscienti (i trail runners insomma) dovete sapere che sforzano tutto un altro tipo di muscoli per correre a causa del diverso impatto, per le asperità del terreno, le salite e le discese tecniche di diverso livello, al fango e a tutte quelle schifezze che noi stradaioli rinneghiamo perchè trattasi di "NATURA" (che parola strana). O_o

vabbè comunque continuando il racconto vi dico che i dolori non mi hanno più abbandonato nonostante fossero sopportabili: almeno fino al 25esimo km. A quel punto il mondo è CAMBIATO DI NETTO.
un muro di bitume mi si è messo davanti costringendomi a camminare quasi tutta la parte finale e fermandomi addirittura per crampi a 10 mt dall'arrivo. (la soddisfazione però di andare di passo in salita alla stessa velocità di quelli che correvano accanto a me è stata grande ^_^)

finalmente però l'arrivo, il traguardo a pochi metri dall'inizio del sentiero che sale sul Corno alle Scale (bbrrrrr, mi prendono i brividi a pensare che qualcuno ama andare su quelli che chiamano sentieri).

In definitiva una corsa dura, dura ma veramente dura

Vi assicuro che non pativo così tanto da tempo e mi ci son voluti 10 minuti boni per recuperare lo stress fisico degli ultimi km. Grazie ancora Gaggio per la Coca Cola che mi sei andato a prendere, m'ha rimesso al mondo!

Ristoro finale molto molto valido (polenta con sugo, panini ripieni, acqua e coca) e anche i ristori intermedi ben organizzati (per noi stradaioli ovviamente, un trail runner si sarebbe probabilmente risentito dell'assenza di Coca cola lungo la strada ma alla fin fine non avrebbe avuto troppo da criticare lo stesso 8p ).

30 km, 1400 mt di D+ in 2h e 58 min è stato il mio scarso risultato ma l'importante è arrivare in fondo!

...................
...............
...........
......
...


ma adesso torno ad essere il kappadocio classico se permettete

bella questa gara si si, impegnativa dura, molto tecnica, immersa nel verde nonostante il bitume ma


VOGLIO TORNARE SU SENTIEROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
(scusate almeno lo sfogo finale ^_^)

intanto però sto week end salto
OKTOBERFEST STO ARRIVANDOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

domenica 13 settembre 2009

Trail delle Foreste Casentinesi 2009

era passata qualche settimana dall'ultima corsa ufficiale e cosa c'è di meglio se non partecipare al Trail delle Foreste Casentinesi.
lo scorso anno fu la prima edizione e già promise bene per gli anni a venire ma quest'anno ha dimostrato di essere una corsa degna di essere chiamata trail. Ma soprattutto un Trail dal giusto Spirito.
Alla gara sono arrivato direttamene la mattina insieme al Mazzanti (Uomopatagonico), al Gaggio (che per un infortuneo dovrà stare fermo ancora per un po') e all'amica Donatella unitasi all'ultimo istante per questa bella avventura.

Perchè proprio di una bella avventura si tratta con un percorso leggermente modificato che ha dato un valore aggiunto notevole all'evento. Il tracciato ad un certo punto si è allontanato dalla vecchia strada per raggiungere l'Eremo di Camaldoli e vi assicuro che ne è valsa veramente la pena.

Quest'anno poi il tempo è stato degno delle migliori rivincite per tutti coloro che amano le corse all'asciutto

La stupenda faggeta era limpida e piena dei colori tipicamente autunnali che rendono questo bosco una delle creazioni naturali più belle che esistono in appennino.

Un piacere immenso per l'occhio ma anche per la mente da gustarsi passo dopo passo. Ci sono stati addirittura dei momenti che rimarranno impressi nella mia mente per il carico emotivo che mi hanno lasciato: che splendore attraversare quel bosco quando, in un istante, mi son trovato davanti un banco di nebbia attraversato dal sole che filtrava dagli alberi. CHE BELLA SCENA!!!!!!!!!!!

Della corsa che dire se non, DA FARE E RIFARE per il percorso certo ma anche per l'abbondante ristoro finale (un pranzo più che un pasta party), che quest'anno ho potuto gustare in compagnia anche di amici del calibro del Mitico jane (Danilo) e di Gerardo (Jack)

See you later

sabato 5 settembre 2009

Anellone di Figline di Prato ^_^



ma che bel percorso d'allenamento che ho trovato. Il Monteferrato riserva ogni giorno che passa sempre più soprese e sempre nuovi itinerari via via che mi allontano dal piccolo, tranquillo anello che feci circa un anno fa di 8 km.

Questa volta i km son ben 16 e vi assicuro che di tratto asfaltato se ne incontra ben poco (massimo 1 km a dirla lunga) con lunghi tratti cavalcabili a passo svelto.

come si vede anche dalla traccia del percorso c'è stato un momento in cui son tornato sui miei passi e questo lo devo comunque al buon senso dell'orientamento che mi contraddistingue. Infatti il signore che avevo incontrato lungo il percorso, in un punto da me MAI ESPLORATO, mi aveva passato delle indicazioni (permettetemi il termine) a cazzo. tant'è che se avessi seguito le sue indicazioni per raggiungere la collina avrei praticamente sbagliato strada DI MOLTO MA DIMOLTO MOLTO!!!!

ed invece la fortuna mi ha aiutato e son riuscito a realizzare proprio quello che volevo.

DA PORTARSI ACQUA PERCHE' NON SI TROVA MANCO UN BRICCO LUNGO IL PERCORSO!!!!!!

però vi assicuro che come giro vale la pena eccome.

Dopo il saliscendi che metterebbe in crisi chiunque delle 3 gobbe del monteferrato si arriva ad una casina abbandonata e da qui, camminando, si raggiunge la Collina in salita. Una volta raggiunta la Collina il resto è una corsa continua con brevissimi tratti di salita ma che si superano allegramente senza troppa difficoltà. Anche il paesaggio che si incontra merita una menzione perchè se da una parte si sale su terreno brullo (le tre gobbe), dall'altra si scende lungo un reticolo di sentieri immersi nel verde e negli ulivi con pratoni che si perdono nello sguardo fino alla citta di Prato.

Insomma, un giro FORTEMENTE CONSIGLIATO con partenza e arrivo nel parco di Galceti

domenica 23 agosto 2009

Skyrace dei tre Rifugi (Mondovì)

Da dove partire? ah si...
Un week end stupendo passato ospite di persone meravigliose in quel delle colline intorno ad Alba (grazie Gaggio's family) che mi hanno coinvolto nelle loro feste paesane cariche di una storia e di una cultura lontana da quella toscana e che, in un colpo solo, mi hanno fatto capire quanto ancora siano diverse le radici che uniscono questa "nazione"

Ma qui dobbiamo parlare della corsa, mica della piacevole compagnia maschile e femminile di questo week end.

Il Sabato ritiro pettorali a Mondovì. Una piccola loggia presso la sede del CAI è stato il teatro della consegna di quelle che lì chiamano pettorine (strana gente ^_^)
Faccie conosciute neanche una, almeno il sabato ovviamente!!!

La domenica mattina sveglia all'alba perchè per raggiungere il punto di partenza occorrevano circa 1 ora e mezza.
Il luogo di aprtenza (diverso da quello dell'arrivo) è sperduto tra i monti vicino ad un convento certosino ma, nonostante le condizioni meteo avverse, si respirava un'atmosfera veramente carica.

La partenza alle 07.30 DIRETTAMENTE NEL BOSCO *_*
parlo così perchè bene o male ogni corsa che ho fatto aveva per lo meno 1-2 km di asfalto durante tutta la tratta. Qui invece non c'è stato MANCO UN METRO e addirittura l'arrivo è stato presso una seggiovia con la quale siamo poi scesi a valle ^_^

Prima della partenza alzo gli occhi verso i monti sopra di noi ma non ne vedo neanche uno. Eh si, dopo giorni e giorni di afa proprio oggi s'è messo in testa di piovere e di "far brutto" in montagna?

beh si da una parte è triste andare in posti così belli e non godere del panorama ma vi assicuro che anche un'atmosfera tipicamente lunare con visibilità MAI SUPERIORE AI 5 METRI ha un suo grandissimo fascino. C'erano dei momenti che mi dispiaceva non avere con me la mia fidata macchina fotografica.

E così mi son ritrovato a correre completamente fradicio sin dal primo minuto a causa della fortissima umidità provocata dalle nuvole in cui eravamo immersi.
Però c'è da riconoscere che nonostante il meteo abbia causato non pochi problemi (scarsa visibilità, roccia bagnata, erba viscida) non è mai stato accompagnato da vento forte e la temperatura, anche nei punti più alti (2200 mt) non è mai stata estremamente bassa.

E' comunque un modo per spronarmi a tornare il prossimo anno per gustarmi i panorami e la vista sul Monviso ^___^

Cmq tornando alla corsa direi che questa skyrace GLI MANGIA LA PAPPA IN CAPO A QUELLA DELLE APUANE. Dura e tecnica con passaggi difficili e continui saliscendi molto ostici. La discesa finale poi è quanto di più odioso abbia mai fatto perchè questi pazzi, invece di farci passare per la stradina sassosa, hanno preferito farci tagliare dritto per dritto cavalcando in discesa (e che discesa) su un manto erboso instabile e pieno di buche. Morale della favola ho patito come un cane su un ginocchio sinistro che stavolta ha seriamente bisogno di un po' di riposo (l'addio al celibato del mi cugino viene proprio a fagiolo oserei dire ^_^)

troppe corse e camminate impegnative in questo periodo e alla fine è arrivato lo stress per i legamenti. Si si riposo riposo (in 55 giorni mi son fatto di sole gare 211 km e 9200 mt di dislivello positivo/negativo a cui aggiungere altri 9200 mt di dislivello di trekking in valle d'Aosta). Caspiterina però a vederla così è il minimo che mi faccia male un ginocchino: 18.000 mt di dislivello positivo/negativo è un bel macigno!!!!! =__=

Questa comunque è una corsa che sicuramente merita anche perchè, grazie alla sua tecnicità e difficoltà, ti permette di fare un gran bel test sulle tue condizioni fisiche.

Solo un altro appunto all'organizzazione. I ristori (7 in tutto) erano veramente poveri, tant'è che in alcuni mancava addirittura l'acqua e considerato che alla fin fine sono arrivato 117° su 300 circa non posso neanche dire di essere passato ultimo ai punti di rifornimento. Mi immagino gli altri!
CAMEL BAG OBBLIGATORIA SECONDO ME!!!!

a questa, per regolamento FSA, va aggiunto obbligatoriamente un k-way sennò ti vengono decurtati 3 minuti.

Un saluto doveroso al mio Amico Massigna che ho ritrovato anche a questa competizione (UN GRANDE E BUON AMICO NON C'E' CHE DIRE)

We meet Again

domenica 16 agosto 2009

2° Ecomaratona della Val d'Arda

ed ecco una piacevolissima scoperta tra le eco del territorio appenninico.
Questa ecomaratona degli amici Armando e Elio (Spirito Trail) è veramente un qualcosa di impegnativo per tantissimi motivi.

Prima di tutto venivo da due settimane di completo fermo (nel senso che me ne sono andato in valle d'Aosta a camminare godendomi ore e ore di cammino ed i tanto agognati 3600 mt di quota)

Prima di tutto il caldo che al 15 di agosto si fa sentire tremendamente (le quote che si raggiungono non superano mai i 1350 mt)

a questo va aggiunto l'asfalto (mio eterno nemico ma che puntualmente ritrovo e mi mette in crisi) con cui ho dovuto convivere per quasi 5 km del tracciato

e la tecnicità del percorso che ASSICURO è qualcosa di disarmante. Continui saliscendi, pettate con passaggi in cresta (E CHE BELLE CRESTE CHE HANNO MANNAGGIA) e discesa su corda fissa.

In confronto il ventasso è più leggero O_o

Alla fine sono arrivato anche a premio (2 classificato di categoria) e ho rivisto tantissimi amici che più volte ho incontrato a giro per l'Italia e al DPAP.

Veramente un bel we (grazie anche alla mia amica Serena che mi ha sopportato tutto il tempo ^_^'')

domenica 26 luglio 2009

Romantik Marathon 2009 (Füssen - Germania)

come molti di voi sapete io ODIO l'asfalto e difficilmente mi si vede correre su bitume se non durante le garettine domenicali quando non c'è altro a giro.

Questo we però mi son goduto una corsa in piano che credo proprio rifarò.

Una corsa in terra straniera (Füssen - Germania) con un 50% di strada sterrata e 50% di ciclabile lungo laghi, boschi e castelli.

Ogni angolo era uno scorcio di innaturale bellezza e anche il clima era perfetto per correre!

Pasta party valido e anche il we è trascorso piacevole e ricco di spunti fotografici.

L'Anno prossimo credo proprio che tornerò a farla perchè mi son trovato estremamente bene. Speriamo anche con la compagnia giusta per un evento che di per se è chiamato la Romantik-Marathon

:p

sabato 18 luglio 2009

2° TA DEL KAPPADOCIO

ho deciso, da ora in poi non promuoverò più questa manifestazione che organizzo io perchè quest'anno eravamo in due (a causa del meteo non proprio simpatico) ed è stato TROPPO BELLO.
Se qualcuno vuole partecipare nelle prossime edizioni si dovrà ricordare di chiedermelo direttamente ^_^

Tempo ostico (vento, nuvole basse e pioggia) ci hanno accompagnato lungo tutto il tragitto ma ci hanno anche permesso di vivere un'esperienza indimenticabile tra gli sgurdi costanti di animali che ogni poco ci tagliavano la strada e ci osservavano.

Il tragitto è lo stesso dello scorso anno non fosse che l'abbiamo allungata un po' dato che il gaggio non stava molto bene a causa del ginocchio e abbiamo dovuto passare per asfalto.

Cerbiatti, donnole, qualche rapace e un paio di cinghiali ci hanno animato la notte. Ah già dimenticavo la quantità INDUSTRIALE di rospi che abbiamo incontrato lungo la strada.

Il sapore di correre e camminare di notte è e resta un qualcosa di unico credetemi!!!!!!!!!

bella bella e ancora bella!!!!!!!!!

domenica 12 luglio 2009

Eco del Ventasso 2009 (la mia seconda casa)

WEEK END DA PAURA
Per me, come molti sanno il Ventasso rappresenta uno delle due manifestazioni a cui sono più legato [indovinate quale è l'altra]. Del resto fu amore a prima vista dato che è stata la mia Prima Maratona in assoluto (dopo un mese che correvo)

Tornare qui, come già altri anni, è un momento di gioia per me. Qui il clima che si respira è unico e quest'anno, essendo già lì dal venerdì, ho potuto apprezzare ancor di più tutto ciò che ruota intorno all'evento.

Il venerdì è cominciato all'insegna dell'ottima compagnia. Siamo stati infatti a cena insieme a Vincenzo e alla Rosy in un agriturismo carinissimo (oltretutto punto di ristoro prima di arrivare a Nismozza) accolti dal calore tipico di questa parte di appennino. Sorrisi e cortesia ovunque mi voltavo.
Abbiamo un po' parlato della manifestazione, dell'ultimo libro scritto dalla Rosy e del fatta che quest'anno le iscrizioni si son chiuse avanti-tempo. Un primato importantissimo che la dice lunga sulla qualità della corsa.

Il venerdì poi si è concluso con un bel giretto per il paese dove ho conosciuto altri ragazzi volontari dell'organizzazione e una puntatina a casa della "coppia del ventasso" dove ho riabbracciato (o meglio mi ha sbavato) Duccio: CHE CANE CHE E' QUELLO, alto quanto Massignan tanto per farvi capire :shock: :shock:

sabato all'insegna del turismo:
-Pietra di Bismantova che vi consiglio di andare a vedere o scalare se siete in zona
-pranzo in un ristorantino SPETTACOLARE
e poi dinuovo a Busana per incontrare facce nuove e vecchie

Che piacere rivedere vecchi amici di SpiritoTrail ed in particolare (non me ne vogliano gli altri sia chiaro) Elio, Armando e Massimo (Massignan) oltre ai vari NORDISTI intervenuti (Tiè Leo ti metto fuori dalla lista PRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR)
Per me questo è il momento più bello, insieme al pranzo della domenica, di tutta la manifestazione. Non certo perchè il percorso non mi soddisfi (ANZI IL CONTRARIO) ma perchè l'atmosfera che si respira è UNICA:
amicizia, divertimento, passione sono le cose che rendono questa eco un momento STUPENDO.

La domenica poi è arrivata la Corsa. Sul percorso non mi dilungo in quanto lo conosco e raccontato molte volte. Quest'anno però posso aggiungere che il Clima era SEMPLICEMENTE STUPENDO con una temperatura ideale che ci ha accompagnato per tutto il giorno.
Questa edizione poi me la son proprio goduta: ho tenuto compagnia all'Alice per questa sua prima esperienza di Ecomaratona quindi non ho dovuto tirare.
Figurarsi che ho avuto pure il tempo di fermarmi più volte a mangiare le Fragoline di bosco [CHE BONTA'] anche se una di quelle soste mi è costata cara perchè per scendere in un piccolo dirupino a prenderne due che erano VERAMENTE TROPPO GROSSE, mi ha assalito un crampo su un interno coscia che non son riuscito a strecchare per bene neanche dopo la corsa.

Alla fine abbiamo chiuso il percorso in 5h e 55' [minuto più minuto meno] ma l'unica cosa che mi è dispiaciuto è che non ce l'abbiamo fatta a superare la 5° donna di categoria per 7 secondi. MANNAGGIA

ogni volta che mi vedevano acceleravano, e quindi avevo mandato da ultimo l'Alice avanti per depistare l'inseguimento. Se ne sono accorti all'ultimo istante ARGGGGGGGGGGGGGGGGGGG [io nel frattempo avevo trovato un'altra STUPENDA fragolina di bosco da mangiare lungo la discesa finale ]
E poi è arrivato il Pranzo e la tavolata dei Nordisti a cui mi son aggregato MOLTO MOLTO MOLTO VOLENTIERI. [non fosse per Leocaster che sciupava la compagnia direi che si stava veramente bene]

un piccolo ringraziamento va alle donne del ristoro del camping che hanno avuto, al primo giro, la malaugurata idea di dirmi che quando ripassavo mi aspettava la carne alla brace. Ovviamente quando sono ripassato l'ho pretesa e alla fine invece della carne (che avevano già finito) mi hanno rifilato un piatto di pasta. Si ok lo so che durante una 42 km si dovrebbe stare a pensare al tempo e al risultato ma ciome facevo a dire no a delle pennette alla boscaiola che mi guardavano supplicandomi di mangiarle. :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: vabbè le ho mangiate mandando avanti l'Alice per recuperarla prima della discesa finale, eran troppo buone.

A questo punto si aspetterà Luglio 2010. Non vedo l'ora di rivedere i volti che negli anni son diventati come una piccola famiglia e rivedere anche gli ST intervenuti che rivedo con estrema gioia nelle mie trasferte.

Grazie al Ventasso certo ma GRAZIE ANCHE A VOI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

domenica 5 luglio 2009

Eco-Comeanese ma che bella corsa!!!!!!

stamani, quando è suonata la sveglia alle 8, ero quasi propenso a spegnerla e girarmi dall'altra parte son sincero!!!!
dopo essere tornato alle 3 di notte non mi sentivo proprio nelle migliori della condizioni ma dato che la corsa è praticamente sotto casa, sulle colline intorno a Poggio a Caiano, dove d'inverno spesso vado ad allenarmi ho fatto un pianto e un lamento e mi son alzato.
Col senno di poi mi dico che se non mi fossi alzato probabilmente avrei pianto lo stesso ma per quanto ero stato rincoglionito nel non andare.

Ok faceva caldo, pardon TROPPO CALDO, ma tanto alla partenza, fissata per le 9, non c'era già più nessuno perchè furbamente si erano messi per l'avanti. In pratica io son stato l'unico che è partito alle 9 mentre il resto della brigata tra le 7.30 e le 8.00 =_= E COME DARGLI TORTO?
trovare il banchino delle iscrizioni è stata un'impresa ardua dato che ormai non c'era più nessun podista a cui chiedere dove andare per segnarsi ma alla fine l'ho individuato dietro un'ambulanza!!!!

mentre mi iscrivevo ho dato un'occhio al percorso che amabilmente gli organizzatori avevano riportato in pianta... ed ecco che finalmente i miei occhi hanno cominciato a brillare: PIU' DI META' DEL PERCORSO ERA FUORISTRADA!!!!!

hiaaaaaaaaaaaaaaaaahoooooooooooooooooooooo come direbbe una persona a me molto cara

tra l'altro conosco bene quei sentieri e quindi sapevo perfettamente che le mie Nike andavano benissimo anche se da "stradaiolo".

che fare? pestare e divertirsi o godersi la girata in vista dell'Eco del Ventasso della prossima settimana?

no no Alessio vai piano mi son detto, parti tranquillo tranquillo e non accelerare mi raccomando.
E così, lemme lemme mi son avviato lungo la strada di mezza costa che da Comeana va verso la Serra. Asfalto ok ma dal panorama incantevole di cui mi rinnamoro ogni volta che ci passo. Da quelle strade si vede tutta la piana di Prato e in lontananza i monti del Da Piazza a Piazza per i quali batte una bella fetta del mio cuore di trail runner.

Ad un certo punto però si prende la deviazione che va giù verso la Fontina e poi ritira su verso Artimino. In quella discesa mi son detto: cazzarola kappa ma sei bravissimo!!!! te la stai godendo e non stai tirando, bravo bravo.

Mi sembrava (?!?!?) di essere un deficiente che sghignazzava per quanto era bravo a trattenermi. MA POI E' ARRIVATO IL DRAMMA. Mannaggia, arrivato in fondo alla discesa bitumosa si girava a destra per quel sentiero/strada sterrata che sale verso San Martino. Ecco se avete presente un mulo a cui viene messa davanti una carota per farlo andare avrete presente il cambio di passo che ho preso. Sterrato, salita e alberi con le persone che via via avevo recuperato che cominciavano ad arrancare in salita, là dove io mi diverto una cifra. E COME FACEVO A RESISTERE? T_T

a quel punto ho mollato le redini e ho cominciato a godermi una bella ansimata che lentamente mi ha portato a superare tante persone ed immergermi in un boschetto favoloso di mezza costa che, ormai in quota, mi ha riportato verso la strada che va ad Artimino. Un via vai di sentieri che ormai conosco bene compreso le numerose sconnessioni, pozzette, fonti e sassetti fastidiosi. E PER FORUNA DOVEVO TRATTENERMI.

Alla fine son sbucato su Asfalto e la corsa è proseguita verso il fondo valle direzione Fontina di Comeana. La discesa è durotta su asfalto e io mi stavo annoiando a correrci sopra, così mi son fatto del buon fuoristrada sulla costolina di destra della Via Provinciale. E mentre scendevo mi rendevo conto di quanto sono drogato O_o
...ma dico io, pur di evitare l'asfalto me ne andavo sul ciglio fuori strada in terra battuta. Probabilmente sono andato completamente di testa ma devo essere sincero, i piedi ammortizzavano molto meglio lì che non sul bitume quindi mimportanasega (come si dice dalle mie parti).

Arrivato in piano si prosegue ancora un po' su asfalto e poi, alla fine, si lascia la strada e si prende per la Fontina di Comeana attraverso un sentierino a cui sono tanto legato per una miriade di ricordi!!!!!!!!!!!!!

breve traverso del fiume che costeggia il sentiero e poi di nuovo salita verso l'arrivo a Comeana.

Che dire? bella corsa con un panorama stupendo, ristori ben distribuiti e un bel misto corribilissimo. DA RIFARE CERTAMENTE però stavolta partendo alle 7 del mattino perchè il caldo comunque uccideva!!!!

Buone corse a tutti, adesso prendo la moto e vado a farmi un giretto!!!!

mercoledì 1 luglio 2009

SALOMON -XA PRO 3D ULTRA

ieri pomeriggio mi son detto: oggi vado a farmi una corsetta in montagna dato che non ho il tempo materiale di andare alla corsa di iolo.
E così mi son preso le mie povere mizuno wave ascend e mi stavo per mettere in marcia quando ho pensato: fammi vedere un po' a quanti km sono con queste scarpe perchè cominciano a farmi un po' male a correre.

E così sono andato sul pc, ho aperto il mio programmino preferito (SportTracks) e ho visto un numero a tre cifre che mi ha subito allarmato: 556 km fatti =_=

CAZZAROLA è L'ORA DI CAMBIARLE!!!!!!!!!

e così son andato in fretta e furia dal negozio Il Campione per trovare una scarpa sostitutiva dato che non sembra sia possibile trovare da nessuna parte le mizuno (MA COMEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE)

arrivato lì ho ovviamente perso un po' di tempo scambiando due chiacchiere con due sorelle che partono per il santiago e a cui ho dato un po' di consigli ^_^
poi ho preso Faustino e mi son fatto consigliare una scarpetta da testare il giorno stesso.

La scelta è cascata quasi forzatamente sulle Salomon XA PRO 3D ULTRA. Con un nome così mi son detto che non possono di sicuro andare male.

E così scarpe ai piedi sono andato in Galceti per farmi un giretto di 10 km sul Monte Ferrato.
Ok non sono le Dolomiti ma vi assicuro che le difficoltà tecniche non sono mancate.
Le salite ci sono e con quel caldo erano anche estremamente dure, le discese erano impegnative perchè praticamente si scende in verticale in alcuni punti con il fondo completamente bagnato (aveva piovuto da poco).
Per buona parte del tracciato, il sentiero è sassoso e ben si presta per percepire le sensazioni per prossime girate sulle dolomiti. Sembra assurdo ma, nonostante i panorami assai diversi (indiscutibile) il fondo riesce a mostrarsi particolarmente insidioso e similare ai ghiaioni in brevi tratti.
Fatte le gobbe però si lascia il fondo accidentato per entrare su un bel sentiero che presentava numerose qualità per testare ulteriormente le scarpe: dal tratto erboso alla distesa fangosa da guadare.
infine mi son fatto anche un breve tratto d'asfalto tanto per avere un quadro completo della situazione.

Morale della favola.
Son delle buone scarpe ma non ne son rimasto particolarmente entusiasta.
in salita vanno bene e non danno fastidio, anche il peso è limitato.
in discesa reggono bene con tanto grip.
sul fango non hanno cedimenti ma sull'asfalto non si adattano minimamente.
Dopo 7-8 km poi ho cominciato ad avvertire un forte dolore al pollice (sulla parte alta) perchè le scarpe lì mi tiravano dopo le discese fatte.

Morale della favola sono scarpe buone per corse in montagna, meglio dolomitica, ma non certo adatte a percorsi misti a sentieri tranquilli e asfalto (tipico appennino insomma)
e poi quel dolore mi ha fatto capire che la distanza di una maratona non ce la farò di sicuro. MANNAGGIA

MA PERCHE' NON RIESCO A RITROVARE UN PAIO DI MIZUNO ASCEND :'(

domenica 21 giugno 2009

Ecomaratona dei laghi

Bhè di questa corsa non posso raccontarvi molto a livello paesaggistico perchè UN CI SI VEDEVA NA MAZZA
c'era uno di quei nebbioni per 42 km da lasciarti meravigliato.
Però correre su fango, acqua e in mezzo a dei boschi come quelli vi assicuro che è un grandissimo piacere.

Se poi ci si aggiunge che ad un certo punto mi son trovato sul sentiero del DPAP per circa 1 km non posso che dire: CHE BELLO!!!!

i ristori sono stati numerosi, utili e funzionali e di questo ringrazio gli organizzatori.

ma un minimo di racconto lo dovrò pur dare no?

posso dire che è una corsa DURA, MOLTO MUSCOLARE con dislivelli che raggiungono quasi i 2000 mt finali
sentieri e pratoni immensi
tanto vento, freddo e due belle salite toste da affrontare con passo lieve e deciso
e poi TANTISSIMO FANGO in discesa, in salita a capo all'ingiù.. insomma come tu lo volevi lo trovavi ^____^

UNO SPETTACOLO

comunque mi son accorto di una cosa, devo ricominciare ad allenarmi. non posso continuare a correre la domenica e zero/una volta a settimana. Oggi ho accusato un inizio di crampo rognoso al 38esimo. Mannaggia potevo arrivare 7mo invece che 8vo e prendermi il pacco alimentare più grosso

hi hi hi
da rifare sicuramente soprattutto adfesso che hanno cambiato la data

martedì 16 giugno 2009

Stralignano

dopo il week end tra i miei monti mi son goduto qualche giorno di ferie a casa di un'amica a Lignano Sabbiadoro.

Ero partito con l'idea di prendere un po' di sole per togliere l'odioso segno della maglietta che mi son procurato praticamente in tutte le corse in montagna che sto facendo ma ahimè il tempo non mi ha assistito soprattutto mercoledì a cui avevo deciso di dedicare l'attimo tintarella.
La sera prima comunque era stata una di quelle avventure fruttifere. mi ero portato le scarpe per correre un po' in vista del trail dei laghi e la scoperta che proprio quella sera si svolgeva una corsa podistica mi ha lasciato meravigliato ^_^

10 km (alla fine erano un po' di più) con partenza da Piazza del Comune e arrivo nel solito punto.
Il percorso si snodava prima sulla via principale per poi acchiappare la pista ciclabile dal lato laguna (UNA FAVOLA DI POSTO9 proprio all'inizio.
Giro della città e poi ritorno in piazza del Comune.
Organizzata DA SCHIFO con le macchine che passavano e i ristori inesistenti però non posso lamentarmi, ne ho viste di peggio :'(

sabato 13 giugno 2009

camminata dei laghi - val di luce

questa volta si tratta di una bellissima CAMMINATA
un giro fantastico, uno dei più belli della zona dell'appennino Piro-Modenese

Partenza Val di luce e dopo aver attaccato una irta salita che va verso il passo d'Annibale si scollina e si infila nella valle modenese.

Sentiero 519 fino al passo del giovo dove si lascia lo stesso per entrare sul mitico GEA e salire verso il Rondinaio, questa volta accessibile nonostante un po' di neve a bloccare il passaggio (un po' di attenzione non guasta in questi casi)

Sosta al lago torbo e poi diretti verso la punta dove abbiamo sostato per il Pranzo.

la vista era macchiata da un tempo strano ma i posti son talmente belli che non si può denigrare tanta maestosità.

Dal rondinaio si vedevano tutte le Apuane maggiori.. CHE GIOIA

Abbiamo poi continuato sullo "00" fino a che non siam dovuti tornare indietro sui nostri passi, infatti l'idea era quella di scendere al Lago baccio alla sinistra del lago ma la neve ancora presente aveva cancellato le tracce del sentiero e così abbiamo "tagliato" per la sassaia.

Mamma mia che ganzata con quei pietroni instabili. io mi son divertito un monte mentre chi era con me un po' meno :p ma alla fine è scesa sana e salva!!!!!

Lago Baccio e poi lago santo dove il meritato riposo ci attendeva. Il lago era una favola e spesso sono stato assalito dai numerosi ricordi legati a questo giro. Ricordi bellissimi che mi porto dietro e custodisco con gelosia da tanti anni ormai!

ma è l'ora di ripartire perchè la strada è lunga. Torniamo per breve tratto sui nostri passi per poi scendere sul 519 fino alla deviazione che porta al Lago Turchino: posto veramente incantevole.

lasciato il algo siam tornati fino al passo d'Annibale e poi, in un clima da polo nord con la neve che tirava su una nebbiolina fantastica stile polo nord siamo arrivati al lago Piatto.

Stupendo senza ombra di dubbio

La girata a quel punto era conlcusa, mancava soltanto la discesa su neve verso val di luce e poi l'arrivo alla macchina.

BELLISSIMO GIRO

venerdì 12 giugno 2009

TA del lago Scaffaiolo

All'inizio si doveva trattare di una manifestazione organizzata in piena regola con tanto di camminatori e podisti che con pazienza avrebbero attraversato il crinale da Pracchia fino all?Abetone.

Alla fine però i numerosi disguidi soprattutto nella sfera dei cammnatori (c'era chi voleva percorrere la distanza in due giorni, chi il sabato e chi la domenica) alla fine li ho lasciati alle intemperie e mi son tenuto buono il proposito iniziale, quello di fare una bella corsa, un TA nelle mie zone.

Le previsioni meteo sinceramente non hanno MAI aiutato quindi alla fin fine abbiamo preferito optare per un giro più corto il primo giorno e una bella camminata il secondo.

E così alla fine ci siamo trovati a fare un percorso che sinceramente mi ha regalato veramente delle belle sensazioni ed emozioni. Sia per la compagnia che mi è stata vicina in quei giorni, sia per il piacere di gioire dei miei monti.

Come dice l'Alice sembro un bambino che gioca quando sono sui miei monti.
ed è verissimo, ogni volta che percorro quelle lande mi sento rinascere. Sento la forza fluire dentro e mi ricarico.

Il giro poi è praticamente un anello perfetto che parte da casa mia alla Doganaccia e vi ritorna dopo aver attraversato la valle del Corno alle Scale.

Salite, discese, pettate devastanti ci hanno accompagnato in quelle ore. quasi 1000 mt di dislivello positivo in 15 km la dicono lunga sulla difficoltà del percorso. E nonostante fosse la prima volta per l'Alice su questi monti si è comportata molto bene e ha retto per buona parte del percorso (poi l'ho distrutta :p ). A quel punto abbiamo rallentato il passo ma il piacere di vivere un pomeriggio correndo sui miei monti non ha paragone con niente

Doganaccia-lago scaffaiolo: già questo tratto basta per inchinarsi alla magnificenza del paesaggio e al piacere delle traversate su quel poco di neve che è rimasta (a giugno!!!!!!! )
scaffaiolo-strofinatoio: lunga pedalata su crinale, bella e divertente. Quanti ricordi sono legati a questi posti
Strofinatoio-corno alle scale-punta Sofia: la massima altezza del giorno, quasi 2000 mt slm. da lì il mondo è tutto al di sotto di te ^_^
Punta Sofia-Valle del Corno: una discesa molto dura e abbastanza tecnica che con passaggi nelle mirtillete porta in basso, ai piedi dello scaffaiolo e successivamente ai piedi del Monte Spigolino
salita dello Spigolino: mamma mia che bella e quanto è dura ^___^
croce arcana-doganaccia: il giro si conclude con questa discesa, prima ampia dallo spigolino e poi più soft verso il Rifugio della Bicocca

MAMMA MIA CHE BEL GIROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

domenica 7 giugno 2009

Scarpinata nel Verde 2009 - Figline

Erano alcuni giorni che non scrivevo più nulla sul mio blog.

Non certo perchè non abbia corso ovviamente ma solo perchè non ho trovato manifestazioni degne di nota o estremamente particolari da meritare menzione

ovviamente non sono stato fermo e sono andato a farmi:
-"Prato per la Vita"
-Una corsa estremamente carina sul "Lago di Santonuovo a Quarrata"
-la "stranotturna di Agliana"

e ho dovuto saltare il passatore a causa della sciatica che mi sto ancora trascinando, ma solo sulle corse stradali, dalla staffetta Bolsena-Orvieto.

Oggi però la musica è stata ben diversa.

13 km con partenza da Figline!
Mi son presentato con intenzioni non bellicose anche perchè venerdì alla stranotturna ho corso la 10 km in 40' 36'' quindi ho tirato anche troppo per le mie potenzialità su asfalto credetemi!!!

però arrivare lì, vedere tanti volti conosciuti, sapere che poi sarei andato a trovare una persona (speciale????) al maneggio lì vicino che non vedevo da "tanto" ( :p ) e scoprire che buona parte della corsa si sviluppava FUORI STRADA mi hanno ringalluzzito alla grande. E quindi VIA

Son partito praticamente per ultimo perchè comunque ero ancora nell'ottica di non tirare.

Poi un discorso tira l'altro, la salita si è trasformata dopo pochi metri in sentiero ed eccomi lì a sudare le 7 camicie per saltellare da una pietra all'altra verso il punto più alto.



Intendiamoci, non è che abbia fatto chissà quali dislivelli però il piacere di lasciare il centro abitato ed immergersi nella natura in così poco tempo ti da una sensazione talmente speciale da riempirti i polmoni ed il cuore.

Comunque il sentiero continua dopo un breve tratto in salita, verso una carrabile che costeggiava il "Vecchio Cicognini" struttura ormai diroccata ma estremamente piena di storia.

ancora un po' di sterrato per poi buttarsi in discesa su strada asfaltata.

Un po' di tratti asfaltati ci sono ovviamente ma fortuna vuole che a metà corsa ho trovato una piacevole compagnia che mi son portato fino agli ultimi kilometri quando, una volta rientrato nel parco di galceti, è cominciata una lieve salita costante su sterrato che mi ha ridato nuova linfa portandomi ad arrivare al traguardo estremamente contento della giornata trascorsa seppur lasciandomi dietro la simpatica compagnia.

Sapere poi che nonostante fossi partito ultimo (circa 300 persone) sono arrivato 24esimo è stata una grande soddisfazione si si ^_^

Giro piacevole, meteo clemente (almeno fino a che non sono arrivato al Maneggio dove è venuto giù il finimondo), ottimi ristori perfettamente posizionati e finale con premio aggiuntivo.

Si si, mi spiace di non esser potuto andare al Terminillo però anche questa corsa si è dimostrata estremamente piacevole.

lunedì 25 maggio 2009

Trail dei Monti Lucretili

24 Maggio, una tra le più calde e assolate giornate che questo 2009 ci ha per ora regalato.
Parto da Roma in compagnia di un gruppo di autoctoni estremamente simpatici che per l'occasione mi hanno pure invitato ad una ricca mangiata post-trail. Sembra che gli ingredienti giusti ci siano tutti (bella compagnia, un trail e un grandioso terzo tempo) ma non sono ancora molto convinto di uscirne completamente soddisfatto dato che a questo angolo di Italia, Roma, associo quasi automaticamente asfalto, caos, turisti. Ed invece mi sono sbagliato.
Del resto se questo trail-competitivo è giunto alla sua 18esima edizione ci sarà un motivo ed essendo anche io un organizzatore di una manifestazione che affonda le sue radici in diversi anni di storia avrei dovuto intuire da subito che le motivazioni erano da ricercare nel percorso.

Infatti è stata una sorpresa estremamente gradita vedere alla partenza della corsa volti noti, persone incontrate in altri trail o al DPAP, che mi parlavano del percorso descrivendolo come un allenamento molto tecnico in vista dell'UTMB.

Ero ancora un po' scettico lo ammetto ma la curiosità adesso cominciava a ritagliarsi un grande spazio.

Resto così, immerso ancora nei miei pensieri sulle aspettative di questa corsa, quando vengo riportato alla realtà dallo start. Circa 300 persone (tra competitiva e non-competitiva) hanno superato la porta del paese di Vicovaro per affrontare, dopo neanche un km, una salita che non mollava mai. Il caldo ed il sole poi non aiutavano certamente la scalata ma il paesaggio, inizialmente incerto e nascosto dalla vegetazione, si delineava lentamente fino a lasciarti meravigliato in un piccolo pezzo di scollino dove ho potuto vedere che Roma, con il suo bitume e la sua confusione, era estremamente lontana ed eterea mentre a farmi da cornice c'erano monti e fitta vegetazione.

Il percorso si è mostrato molto interessante e vario, con tratti in single track e percorribili mulattiere su un susseguirsi di "mangia e bevi". Anche la natura si è dimostrata estremamente variegata con spazi completamente assolati seguiti da fitto bosco, un guado molto simpatico, immensi pratoni e una discesa su sassi abbastanza impegnativa.

I ristori sono stati perfettamente distribuiti lungo un percorso ben segnato e, seppur poveri di alimenti solidi, hanno svolto egregiamente il loro lavoro con sali minerali, acqua e thè in abbondanza. Del resto la corsa era di quasi 22 km quindi non era poi così necessario disporre di alimenti solidi.

L'allegria e la caciara tipicamente laziali oltre al rispetto per la natura con i volontari sempre pronti a raccogliere ogni bicchiere lasciato hanno poi fatto da collante ad una manifestazione molto bella e che avevo sottovalutato all'inizio.

Sinceramente non ho trovato critiche da fare all'organizzazione ma, se avrò l'opportunità di rifare nei prossimi anni questa corsa, mi dovrò ricordare di portare la crema solare "protezione 50" o sperare che anticipino la partenza perchè le 9.30 per un evento che si sviluppa in un arco compreso tra i 300 e i 900 mt s.l.m. è un'ora veramente infelice. Quanto caldo certo, ma non posso che sottolineare anche quanto sia stato divertente!

domenica 17 maggio 2009

Monte Altissimo - Apuane

Itinerario lungo:
Pasquilio (Foce del Campaccio; 827 m) - versante NO del Monte Carchio – q. 933 m – Passo Focoraccia (1059 m) – Passo della Greppia (1200 m) - q. 1407 m – Passo degli Uncini (1380 m c.) – q. 1456 m - Cresta degli Uncini (cresta O del M. Altissimo) – Monte Altissimo (1589 m) - discesa per cresta SE – Passo del Vaso Tondo (1450 m c.) – Cave Orientali dell’Altissimo o Cave Fondone – strada marmifera – Le Gobbie (1037 m).
Dislivello 900 m, ore di cammino 7, difficoltà EE.

questo è quello che prevedeva la ricetta fornita dal Gruppo Escursionistico per il week end del 17 Maggio.
Ho guardato attentamente questo itinerario per un paio di giorni e poi mi son detto: ma chi se ne frega di andare a correre, questi vanno sulle Apuane, MI UNISCO A LORO!!!!

e così, per un week end niente corse.

La gita era tutta organizzata con autobus della CAP sgangherato, 31 persone a bordo e una giornata che si presentava ASSOLATA.

E così, coinvolgendo anche l'amico Riccardo Metti dell'ARPAT, ci siamo uniti a questa spedizione per affrontare un percorso che in 9 km e spiccioli ci ha fatto attraversare la cresta del Monte Altissimo facendo quasi 1000 mt di dislivello positivo.

In Apuane c'ero stato soltanto in un'altra occasione in tutta la mia vita (la skyrace delle Apuane) ma MAI ero andato lassù per camminare e non vi immaginate quante volte mi son ripromesso di andarci: e avevo ragione!

Panorami dolomitici, su roccia calcarea e vista sul Mare Tirreno: STUPENDO.

se poi ci si unisce anche qualche bel pezzo in cui era necessario salire per forza utilizzando le mani e pezzi in cui passavi su strapiombi attaccato a corde o tiranti di ferro direi che le condizioni per divertirsi c'erano tutte.

Intendiamoci, è un percorso facile considerando che siamo in Apuane, ma ha comunque il suo perchè ^_^

la compagnia è stata ottima, tante foto, velocità sostenuta ma comunque perfettamente sostenibile mi hanno permesso di divertirmi e recuperare le forze in vista di qualche impegno ben più gravoso.

Ho fatto pure una figuraccia all'alba quando sono arrivato al punto di partenza. lì ho trovato alcune persone già pronte a partire che appena mi hanno visto (sapevano che ero del gruppo podistico del CAI) mi hanno detto: è la prima volta ti si vede a qualche gita dei camminatori.

ed io completamente assonnato ho risposto senza pensarci troppo:
eh si, sta settimana avevo bisogno di fare qualcosa per recuperare un po' di energie, qualcosa di tranquillo e rilassante.

Mannaggia a me, appena l'ho detto mi hanno guardato tutti come dire:
rilassante? ma se per noi questa uscita è considerabile faticosa!!!!

CHE FAVA CHE SONO =_=

comunque alla fine è andata bene. Ho conosciuto persone veramente carine e ho avuto modo di conoscere un capellino di più la Serena e la su mamma (che tipo).

mi raccomando, andate a vedervi le foto


lunedì 11 maggio 2009

DA PIAZZA A PIAZZA - 2009

e finalmente sono qui a scrivere della MIA MANIFESTAZIONE. La considero mia perchè a questa sono legati ricordi, momenti belli (bellissimi) e anche momenti brutti (bruttissimi). Ma qualsiasi siano queste sensazioni non possono che essere delle emozioni e per questo meritano di essere vissute.

ovviamente nell'organizzazione di un evento che copre sentieri per 75 km e quasi 4000 mt di dislivello in due giorni non potrei sicuramente essere da solo. Anzi si può dire che io sono subentrato da poco (2006), dal momento in cui l'ho conosciuta: ED E' STATO AMORE A PRIMA VISTA!!!!

per questo i ringraziamenti vanno prima di tutto al gruppo Podistico del CAI che si è profuso per rendere questa 25ESIMA EDIZIONE un capolavoro e poi a tutte le persone che ci hanno aiutato coprendo ristori e logistica. E posso dirlo a tono alto: è stata una grandissima manifestazione!

500 persone a giro per i boschi sono numeri che devono far riflettere e di questi, forse mi farò un po' troppo vanto e permettetemelo per favore, ma in parte è stato merito mio che ho cercato di mettere a disposizione del Gruppo quel poco di P.R. di cui sono capace (se non era per il mio AMICO Michelini comunque mi sa che avrei perso uno strumento che poi si è dimostrato importantissimo --> grazie Marco).

il Meteo poi ha fatto il resto dato che la mattina della partenza, visto il sole stupendo, ci son state ben 120 iscrizioni O_o

l'anno prossimo però farò di tutto per evitare che si arrivi all'ultimo giorno sono sincero e cercherò di fissare una data ultima per le iscrizioni!!!! sempre che il CAI me lo conceda naturalmente ^_^

Quest'anno è stato anche l'anno delle novità sul percorso: il secondo giorno ha riguadagnato il vecchio itinerario attraversando lo "00". Per questo motivo mi son beccato un bel po' di accidenti perchè ho aumentato la difficoltà ma alla fin fine ne guadagna tremendamente l'occhio togliendosi quei fastidiosi km di asfato che nelle ultime edizioni avevano preso il sopravvento.

Ristori splendidi, abbronzatura assicurata da quanto era limpido il cielo, buonissima segnaletica (tanto qualcuno si perde sempre anche se gli metti una freccia luminosa ogni 2 metri =_= ), un percorso incantevole con una ulteriore deviazione per giungere ai piedi del monumento ai caduti della battaglia storica che vide più di 300 vittime durante la seconda guerra mondiale... e alla premiazione una folla di persone contente e eccitate per aver finito questa vera e propria avventura.

io non posso che essere contento. Sfortunatamente una "macchia" in questa settimana mi ha un po' limato la felicità di presentare in sala consiliare i partecipanti al DPAP ed iscritti al Gruppo FaceBook (37 persone CHE GRANDIIIIIIIIIIIIII) ma ormai quella macchia è stata lavata quindi NON PROBLEM.

Quanti complimenti ho ricevuto, quante persone mi conoscono lungo il percorso, quanti amici sono venuti da varie parti di Italia... UNA FESTA NELLA FESTA che vi assicuro mi ha regalato anche qualche lacrima di gioia durante i vari giorni!!!

per quanto riguarda la mia Da Piazza a Piazza 2009, il mio percorso, NIENTE CORSA ma ho avuto il piacere di trascorrere due giorni insieme all'Elisabetta Caporali. Una donna veramente in gamba che oltre ad essere un'ottima podista (seconda all'Elba trail 2009) sa anche godersi una bella camminata in montagna. Infatti il primo giorno siamo andati tranquilli tranquilli percorrendo alcuni punti a corsetta blanda e altri a cammino mentre il secondo ce la siamo goduta tutta a cammino.

Ammetto che ad un certo punto l'ho vista veramente in crisi a causa dei piedi martoriati e la Calvana le ha dato molto respiro perchè si è potuta togliere le scarpe e camminare a piedi scalzi su quei bellissimi prati. Che stupenda immagine mi ha trasmesso!!!!
Certamente una amicizia da coltivare. Spontanea non c'è che dire!!!

Altra grandissima soddisfazione mi è stata data dalle persone che ho incontrato lungo il sentiero e nel vedere, alla fine della due giorni, i volti sorridenti seppur provati, dei miei amici di allenamento invernale. Un ristretto gruppo di amici con cui si fissava le uscite su facebook e che son convinto per la prossima edizione saranno ancora più numerose.

Ragazzi posso solo dire che per me il DPAP resta una delle tre più belle manifestazioni che esistono e POSSONO DIRE QUELLO CHE VOGLIONO GLI ALPINI MA QUANDO VENGONO A FARE QUESTA PASSEGGIATA IN APPENNINO SI RICREDONO SUBITO SULLA DIFFICOLTA' DEL PERCORSO E SE NE INNAMORANO!!!!!

^_______^

son contentissimo

domenica 3 maggio 2009

The Abbots Way 2009

eccomi finalmente a raccontare questa esperienza che per me è stata veramente indimenticabile.

Non tanto per il secondo posto come Twin Team (e relativa premiazione) ma per il fatto che ho visitato locations vicine alla mia terra ma così belle e suggestive da lasciarci di sasso.
Partiamo dai tre punti tappa:
-PONTREMOLI. Un paese che è una chicca con il suo castello che svetta sulla città e il borghetto carino e romantico (per non dimenicare il ponte che è secondo solo all'arrivo dell'ultima tappa)
-BARDI. Non ha certo bisogno di presentazioni, Una fortezza che domina sulla vallata a difesa del nucleo cittadino che si è formato alle sue spalle. Qui gli occhi si perdono negli spazi sconfinati della vallata
-BOBBIO. Deve sicuramente la sua fortuna alla sua vicinanza con il fiume "Trebbia" (mi pare si chiami così) con le sue acqua blu da cartolina... e quel ponte dell'arrivo che lascia senza fiato.

con dei punti tappa così come fai a non essere già contento? ma non era sufficiente. Qualche PAZZO (Elio & C.) ha deciso di farci rivivere un pezzo di storia (con qualche variante) del percorso fatto dagli Abati che "pellegrinavano" lungo questo tragitto.

Posti incantevoli, acqua ovunque, cascate e guadi oltre a punti panoramici tipici da alto appennino ci hanno accompagnato in questa due giorni di pura goduria.

In molti punti ho assaporato il piacere della corsa nel mio tanto caro appennino con i suoi pro e i suoi contro. Perchè l'appennino è sicuramente più "urbanizzato" delle Alpi e questo da una parte porta a trovarsi spesso paesini con le necessarie vie di comunicazione che hanno portato con se tanto asfalto (n.d.r. troppo) ma dall'altro ti mostrano scene di vita paesana ben più netta e splendida delle tanto care e incontaminate dolomiti o alpi. Un contrasto forte ma altresì unico!!!

Il dislivello c'era e come e si è fatto sentire in più di un'occasione. Il percorso poi è stato una favola e devo confessare che mi è piaciuto molto di più utilizzare la formula del twin team piuttosto che la formula piena. Non tanto per la differenza di fatica accumolata quanto per la possibilità, nel mentre ti muovi per "accudire" il compagno, di vedere posti, borghettini e paesini che altrimenti non vedresti.

Credo proprio che l'anno prossimo, se avrò la possibilità di partecipare, rifarò la stessa formula invertendo i tratti fatti in modo tale da fare le tappe che mi mancano e soprattutto godermi i paesaggi e i paesi di contorno che non ho potuto fare quest'anno.

L'organizzazione oserei dire che è stata fantastica, non tanto perchè fosse eccelsa rispetto a tanti altri trail ma perchè riuscire a mettere insieme tanta gente di servizio, di comuni, province e regioni diverse è un bel casino di sicuro. Ai ristori comunque non mancava assolutamente niente.

ho comunque visto anche personaggi estremamente strani di cui uno la faceva da padrone: un tizio vestito con la giacchetta dell'Eni e LO ZAINETTO DELL'INVICTA CON LA SCRITTA BERLONI DIETRO (senza parlare del bastoncini che gli uscivano dalla schiena)

a lui non gli avevamo dato una lira ed invece HA FINITO TUTTI E DUE I GIORNI!!!!

belli anche gli arrivi con uno speaker da paura e una bella accoglienza sia a Bardi che a Bobbio.

Gli organizzatori poi sono stati molto gentili.

Nota di merito particolare ai massaggiatori alla fine della prima giornata: HANNO RIMESSO A NUOVO VERAMENTE TANTA GENTE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

ma veniamo alla gara vera e propria:
partiamo subito dal compagno, il mio Amico Marco. Molto titubante all'inizio, sfiaccato e demoralizzato alla fine del primo giorno ma ESULTANTE E COMPLETAMENTE SODDISFATTO alla fine del secondo giorno.

se solo Marchino avesse un po' più di controllo sarebbe veramente una potenza ma ancora deve imparare a dosarsi per evitare poi crolli psicologici e fisiologici: TUTTO A SUO TEMPO PERO' ^_^

La prima tappa del primo giorno l'ho fatta io: sulla carta sembrava la più dura anche perchè nel primo giorno era quella con maggior dislivello ma alla fin fine si è dimostrata piena di tanto asfalto e poca montagna ma con degli scorci di tutto rispetto sia chiaro. A Marco invece è toccata la tappa più "sporca" con fango e montagna... mannaggia quanto ho rosicato!!!!

Alla fine della prima giornata Marco è arrivato cammianando e demoralizzato... MA E' ARRIVATO e questo la dice lunga sulla tempra del mio collega!!!!

poi un bel massaggio, un ristoro, una doccia e una cena hanno rimesso a posto il giovine che, vedendo il nostro distacco dalla coppia che ci precedeva di soli 11 min ha tirato fuori tutto se stesso e si è presentato alla partenza con le migliori intenzioni.

La seconda giornata infatti si è dimostrata favorevolissima alla nostra coppia perchè la prima tappa era praticamente costellata di tantissimo asfalto e poco dislivello quindi Marco non solo ha controllato il distacco dal Twin Teamer che ci precedeva ma gli ha rosicato addirittura 7 minuti: UN GRANDISSIMO.

Il resto è stata una passeggiata nel senso che l'ultima tappa vedeva punti di asfalto certo ma anche discese tecniche e salite da bastocini: tradotto come poteva mai superarmi il twin teamer dell'altra coppia visto che toccavano a me quei tratti? alla fine infatti non solo gli ho rosicato gli altri 4 min che ci mancavano ma ho strarecuperato. Marco però, con il suo recupero è stato fondamentale per incitarmi a fare del mio meglio!

E poi i panorami e i pezzi nel bosco hanno dato il tocco e la pennellata a questa nostra rincorsa. Che bello, mi sentivo quasi a casa nella traversata di tutti gli stupendi boschi e castagni che mi si paravano davanti.

alla fine sono arrivato al traguardo correndo talmente forte che Marco non ha avuto il tempo di piazzarsi per farmi la foto all'arrivo. Che peccato credetemi!!!

MA ADESSO, A MENTE FREDDA, POSSO DIRE UN'ULTIMA COSA... QUELLO CHE CONTA E' CHE IO E MARCO CI SI SIA DIVERTITI TANTO E SI SIA PASSATO UN GRAN BEL WEEK END DI SPORT E AMICIZIA. Veramente bello!!!

Un grazie all'Abbots certo e a tutti quelli che ho incontrato ma prima di tutto un grazie a Marco per essere stato lì con me!!!

se volete gustarvi il tracciato di questi 125 km e 6000 mt di dislivello non dovete far altro che dotarvi di Google Earth e scaricarvi il percorso che abbiamo fatto

domenica 26 aprile 2009

Minimaratonina di Prato

Domenica mattina, pioggerella e corsa all'Ippodromo.
non ho molta voglia perchè è asfalto, già lo so ma in previsione della prossima settimana un defaticamento con 21km il sabato e 14 la domenica è perfetto.

ma perchè ho detto 14? forse sul volantino erano 14 ma IN TERRA erano segnati per 15 (ed il mio gps ha confermato).



anche in questo caso spirito battagliero assente, volevo solo passare una piacevole mattinata. E la fortuna è stata trovare un ragazzo del G.P. Risubbiani a cui ho fatto da lepre per tutto il tragitto.

Di questa corsa non ho molte cose da dire: costanza di passo per i primi 11 km, tutti che mi salutavano e poi ho tirato il giovine che era con me con punte a 4 min/km. Non può certo lamentarsi direi!!!!

ma questa corsa mi rimarrà impressa più che altro per un'altra cosa: per una frase detta da una ragazza che era presente all'arrivo mentre il mio compagno di corsa odierna mi ringraziava per avergli tenuto compagnia e si meravigliava che mi salutasse così tanta gente.

Lei si è avvicinata e ha detto qualcosa che mi ha fatto ESTREMAMENTE PIACERE:
"Non ti meravigliare se gli vogliono tutti bene ad Alessio, è l'unico vero sportivo che conosco. Potrebbe andare forte quanto vuole ma preferisce stare con gli altri, fare gruppo ed aiutare chi và più piano"

Lo giuro, in quel momento mi son sentito fin troppo orgoglioso ma anche imbarazzato. E' stato un riconoscimento importante per me più che altro perchè mi dimostra che al mondo ci sono ancora persone in grado di capire quanto siano importanti certi valori.

Ammetto che questo complimento ha riempito il mio Io interiore, un Io molto Forte certo ma anche un Io che è sempre disposto a darsi per gli altri.

Per un po' di tempo, a causa di discorsi che non starò qui a raccontare, mi son domandato se veramente era egocentrismo questa parte di me ma ormai la risposta ce l'ho... ^_^

Bhè a questo punto ci si ribecca tra una settimana (spero), dopo il The Abbots Way